Il buon governo della città passa dal pieno sviluppo dei membri della comunità

15 ottobre 2015 | 08:15
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Il buon governo della città passa dal pieno sviluppo dei membri della comunità

Eleonora Napolitano: ”Vi è necessità di azioni politico/educative, che accrescano il benessere socio-economico-culturale”

Il Faro on line – ”Se qualcuno camminasse oggi per le strade di Pomezia, senza dubbio vedrebbe una citta’ – come accade in molte altre realta’ – che nonostante le sue storture, le sue criticita’, le sue ‘difformita” e’ piena di potenzialita’ e di punti di forza. Pomezia, come ogni citta’, ha un aspetto pubblico e un aspetto privato; una maschera e un volto; un modo di essere percepita all’esterno e un’essenza che, troppo spesso, è meno lucente, meno convincente, meno accogliente. Sebbene nell’amministrazione di una città i lavori di mantenimento e/o miglioramento del decoro urbano siano parte integrante del lavoro che è chiamata a svolgere l’amministrazione in carica, è pur vero che – in un contesto socio-culturale come quello di Pomezia – sembrano il fondo tinta che copre le occhiaie di una notte insonne!” – dichiara Eleonora Napolitano, Sinistra Ecologia e Libertà Pomezia

”Quando nei quartieri – prosegue Napolitano – compaiono cartelli che segnalano la presenza di ‘ronde’ di sorveglianza del vicinato, quando l’istallazione di telecamere contro l’abbandono dei rifiuti viene percepito anche – dalla maggior parte della cittadinanza – come un deterrente per i delinquenti locali, quando un ragazzo viene malmenato senza che nessun vicino scenda di casa e i malfattori vengono arrestati subito dopo in un bar interrompendo la loro ‘bevuta’ serale, allora è probabile che l’amministrazione di questa città non stia esercitando in pieno il suo mandato politico. La capacità di governo non si limita alla gestione – più o meno condivisibile – delle opere promesse ai cittadini in campagna elettorale che, senza dubbio, è pratica necessaria. È indubbio che quando i cittadini danno il mandato a qualcuno, vogliono veder mantenute le intenzioni espresse nel programma di quel ‘qualcuno’ ma la capacità sta nel non dimenticare che non si vincono le elezioni solo per amministrare una città ma anche, e soprattutto, per governarla”. 

”Il governo di una città – commenta Napolitano -, nel caso specifico di Pomezia, presuppone una profonda conoscenza del territorio, dei suoi punti di forza ma ancor di più delle sue aree di miglioramento, presuppone lungimiranza, forza e tenacia nell’agire politico, responsabilità nei confronti della Collettività che si esplica, prima di tutto, attraverso politiche sociali e culturali che possano togliere larga parte della popolazione da un stato di bisogno che è in prima istanza il bisogno di relazione positiva con l’altro e con il territorio. La bellezza, e pertanto il decoro urbano, è, indubbiamente, parte del processo di educazione del cittadino al rispetto del territorio ma da sole si svuotino di tale nobile compito. Troppo timide le iniziative per togliere i ragazzi dalla strada, dai bar, dall’uso di sostanze e, nel peggiore dei casi, dallo spaccio; poco incisive le azioni per accrescere il senso di appartenenza ad una Collettività; spesso assistiamo solo a strategie che sembrano ammettere la presenza del ‘male’ senza mai accennare a politiche che – quando necessario – si impegnino a ‘curarlo’, ma soprattutto servano a ‘prevenirlo’ tenacemente”.

”Pomezia ha bisogno – sottolinea il comunicato – di azioni politiche per combattere e prevenire l’infiltrarsi della criminalità nella città e volte al recupero delle zone degradate e indirizzate. Azioni concrete dell’amministrazione che, per perseguire tali obiettivi, devono muoversi nell’ottica del reale recupero delle zone periferiche e/o degradate, dell’ampliamento dell’offerta culturale e dell’ideazione di progetti di lunga scadenza che coinvolgano associazioni, scuole, cittadini, partiti politici per rispondere al bisogno di socialità dei cittadini e per accrescere il benessere dell’intera collettività. Infine, combattere e prevenire l’infiltrarsi della criminalità nella città deve divenire priorità nell’agenda politica e deve sposarsi con politiche a sostegno dell’occupazione e con misure che rendano più agevole il mantenimento del tessuto produttivo locale e possano – in tal modo – attrarre nuove realtà economiche”.

”Buon governo della Città – conclude Napolitano -, infatti, significa agire per il pieno sviluppo dei membri della comunità attraverso azioni politico/educative che accrescano il benessere socio-economico-culturale, la partecipazione democratica e la libertà di espressione personale e arginino così il rischio di disuguaglianze, conflitti ed emarginazione sociale”.