Olmi protesta per la mancata riapertura del centro prelievi Avis

16 ottobre 2015 | 07:00
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Olmi protesta per la mancata riapertura del centro prelievi Avis

Il Vicepresidente: ”Presenteremo un esposto alla magistratura”

Il Faro on line – Martedì pomeriggio, il presidente dell’Associazione volontari del sangue di Tarquinia, Francesco Amerighi, si e’ dimesso dalla carica per protesta contro le lungaggini burocratiche. che rallentano l’assegnazione di nuovi locali e la riapertura del centro per le donazioni del sangue. La struttura, gestita dall’Avis, e’ situata all’interno dell’ospedale di Tarquinia. Dopo un sopralluogo delle autorita’ sanitarie regionali, le stanze sono state giudicate non più idonee e dal 1 luglio non è possibile donare il sangue.

“La chiusura forzata fino ad oggi ha provocato la perdita di 200 sacche di sangue – dichiara Silvano Olmi, vicepresidente nazionale di Fare Verde Onlus e donatore di sangue da molti anni  –. La questione sembrava risolta quando all’Avis di Tarquinia è stata consegnata un’autoemoteca che però, dopo settimane di inutile attesa, è risultata anch’essa non idonea. Una vera beffa che ha fatto arrabbiare ulteriormente i donatori. Ecco perché il presidente Amerighi, al quale va la mia totale solidarietà, ha rassegnato le dimissioni disgustato da questa situazione che crea disagi ai donatori e a chi deve ricevere il sangue”. 

”L’Avis di Tarquinia attende ancora – denuncia Olmi – l’assegnazione di nuovi locali all’interno dell’ospedale, i cui lavori di ristrutturazione e adeguamento saranno a completo carico del nostro sodalizio. Non capisco questa attesa lunghissima, che impedisce l’attività di un’associazione benemerita come l’Avis. Sollecito i consiglieri regionali eletti in provincia di Viterbo a intervenire presso il Presidente Zingaretti affinché la situazione si sblocchi rapidamente e siano definitivamente assegnati i locali all’Avis tarquiniese. Se ci saranno ulteriori ritardi, Fare Verde presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia al fine di accertare eventuali responsabilità a qualsiasi livello”.