La Svolta: “L’amministrazione pentastellata è arrivata al capolinea”

18 ottobre 2015 | 08:45
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La Svolta: “L’amministrazione pentastellata è arrivata al capolinea”

Grasso: “I magistrati contabili hanno  dato 60 giorni di tempo al Comune per chiarire origine e gestione dei residui”

Il Faro on line – “L’amministrazione pentastellata è arrivata al capolinea e con essa, purtroppo, tutta la città. Abbiamo detto da subito che incentrando la copertura della spesa corrente del bilancio di previsione sui 5 milioni del fondo immobiliare di valorizzazione del patrimonio, per i tempi strettissimi a disposizione anche solo per individuarela Sgr e costituire il fondo, il Comune avrebbe rischiato un disavanzo letale per gli equilibri dei conti. Oggi, con il percorso avviato, è la Corte dei Conti, che finora con la sua delibera ha di fatto guidato passo dopo passo le scelte del Sindaco Cozzolino, fino a dettare anche tempi e convocazione del Consiglio Comunale, a porre un serio dubbio sulla validità stessa del piano di salvataggio presentato dall’amministrazione comunale” – lo dichiara in un comunicato Massimiliano Grasso, Capogruppo La Svolta.

“I magistrati contabili – continua Grasso – hanno infatti dato 60 giorni di tempo al Comune per chiarire origine e gestione dei residui e del loro riaccertamento straordinario e soprattutto per avere puntuali chiarimenti in ordine alla destinazione delle entrate del fondo. Di fatto, quindi, la Corte dei Conti chiede all’amministrazione di esplicitare se quei 5 milioni (e altri 3 milioni l’anno nel 2016 e 2017) siano destinati o meno alla spesa corrente (come in effetti sarà) ed eventualmente a copertura di quali voci di spesa.

Il paragone farà inorridire i Grillini, ma si tratta, a conti fatti, di unrilievo molto simile a quello della stessa Corte dei Conti sull’irrituale destinazione dei fondi Enel alla spesa corrente. Per di più, come detto, resta da vedere se quei soldi arriveranno entro il 31 dicembre”.

“Ma non basta – prosegue il comunicato -. Il Sindaco Cozzolino mi accusa di terrorismo mediatico in merito all’avvio del procedimento di revoca da parte della Regione delle autorizzazioni ambientali di Hcs. Ma non indica alcuna soluzione al problema, che esiste, da tempo, e non è frutto né di azioni terroristiche, né di complotti politici, che coinvolgerebbero addirittura dirigenti regionali (e si tratta di un’accusa pesantissima, di cui il primo cittadino ha voluto assumersi la responsabilità) ai danni della giunta grillina.

Si tratta di nodi che vengono al pettine. Che non sono stati creati, nel caso dei rifiuti, da Cozzolino, ma che l’amministrazione non ha saputo gestire. Basta leggere la comunicazione della Regione, per rendersi conto dell’atteggiamento dilatorio (poco importa se per scelta o per incapacità: il risultato non cambia) del Pincio, che da mesi, fino alla fine, ha giocato a rimpiattino con gli uffici regionali che chiedevano impegni e programmi circa soprattutto la gestione del post-portem della discarica, mentre dall’altra parte si rispondeva facendo finta di non capire e chiedendo proroghe e rinvii”.

Una situazione – si precisa da ‘la Svolta’ – che era sotto gli occhi di tutti, tanto che denunciammo pubblicamente, in consiglio comunale, i rischi cui si sarebbe andati incontro affermando in modo fin troppo chiaro, da parte della maggioranza, che i debiti di Hcs sarebbero stati lasciati al loro destino e che si sarebbe imboccata la strada del concordato. Una strada peraltro forse neppure percorribile (qualora venisse riaffermato il principio che le società in house non possiedano il requisito soggettivo per accedere alle procedure fallimentari) e che comunque non poteva essere tirata inballo per soldi (quelli del post-mortem) che non sono di Hcs, che li ha soltanto riscossi con la tariffa, e che avrebbero dovuto essere accantonati come previsto dalla legge per essere girati alla società che ha realizzato la discarica.
Si sapeva tutto, da tempo. Come da troppo tempo si attendono i piani industriali della fantomatica Newco che, senza risorse sul tappeto,e con il nodo di Hcs tutto da sciogliere, rischia di non poter neppure essere costituita validamente. Ieri, invece, da quanto leggiamo, l’assessore Savignani si è presentato con l’ennesima bozza, ancora tutta da definire”.

“Insomma – conclude Grasso -, di qui a fine anno il conto alla rovescia per l’amministrazione è già cominciato. E stavolta non serve prendersela con chi, nel passato, ha certamente avuto le sue responsabilità nel determinare la situazione attuali. A questo punto le colpe, per usare il termine più adoperato da Cozzolino & C. in questi 16 mesi di governo cittadino, sono anche di chi non è riuscito a risolvere i problemi ereditati, creandone invece ulteriori che stanno finendo di affossarela città”.