Ad Ardea, la delinquenza sembra sfidare lo Stato

20 ottobre 2015 | 06:15
Share0
Ad Ardea, la delinquenza sembra sfidare lo Stato

Furto nella scuola media di Tor San Lorenzo: asportati computers e cineproiettori didattici

Il Faro on line – Tor San Lorenzo frazione di Ardea, la delinquenza sembra sfidare lo Stato. Questa notte ignoti malviventi, oltre ad aver svaligiato due tabaccherie ed un giornalaio alla Nuova Florida, hanno perpetrato un furto nella scuola media di Tor San Lorenzo in via Campo di Carne asportando computers e cineproiettori didattici. Gli stessi hanno spostato una cassaforte di circa quattrocento chilogrammi per oltre un centinaia di metri per aprirla, all’interno solo documenti e scartoffie varie. Non si placano le gesta dei malviventi che ad Ardea sembrano sempre più farla da padrona, non passa notte che non ci sono avvenimenti criminosi di rilievo che tengono impegnati lo sparuto numero di carabinieri di Tor San Lorenzo.

Infuriati i genitori dei ragazzi, specialmente quelli che hanno subito furti in casa, una situazione che sta degenerando sempre più malgrado l’impegno profuso dai locali militi e dall’aumento  delle forze di polizia di Stato del lontano commissariato di Anzio.
La popolazione vuole riorganizzare le ronde notturne, i comitati civici voglio organizzare invece una manifestazione di protesta come quella di un anno fa dove scesero in piazza proprio a Tor San Lorenzo quasi duemila persone.

Ormai la la popolazione è esausta, e sempre più sfiduciata, proprio in un momento in cui considerate le ultime brillanti operazione della polizia di Stato del commissariato di Anzio stavano ricredendosi. Ormai Ardea sembra essere fuori controllo, aumentano gli arrivi di rom e stranieri vari che continuano ad invadere la zona dei 706 ettari demaniali dove la legalità è un optional come in buona parte del territorio, con accampamenti di roulotte o di costruzioni abusive, un territorio sfuggito al controllo politico amministrativo dove le ordinanze di demolizione imposte dalla Procura di Velletri non vengono attuate facendo si che gli occupanti si sentano impuniti.

Luigi Centore