Con Mafalda Molinari se ne va un altro pezzo importante della storia diCivitavecchia

20 ottobre 2015 | 19:15
Share0
Con Mafalda Molinari se ne va un altro pezzo importante della storia diCivitavecchia

Condoglianze dalla politica e dalla società civile

Il Faro on line – “Oggi ci ha lasciato Mafalda Molinari. Difficile trovare le esatte parole per esprimere il sentimento di riconoscenza che senz’altro tutta la città di Civitavecchia nutre nei suoi confronti. Una famiglia, quella della Molinari, che ha dato tanto al nostro territorio sia grazie all’impresa di famiglia sia grazie alla Fondazione Molinari, creata con il solo scopo di aiutare il prossimo. Il nome Molinari è famoso in tutto il mondo e porta con lustro il nome di Civitavecchia fuori anche le porte della nazione. Chiedo ai concittadini di rispettare le sue volontà e di dimostrare la profonda riconoscenza che noi tutti gli dobbiamo” – dichiarazione del Sindaco Antonio Cozzolino.

Il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e di Assoporti Pasqualino Monti: “Con la senatrice Mafalda Molinari se ne va una figura che con il suo lavoro ha saputo veramente portare il nome di Civitavecchia nel mondo. Quando si parla di eccellenze italiane a livello internazionale, tra queste rientra sicuramente anche la famiglia Molinari, che ha fatto conoscere la sambuca – e con essa la nostra città – praticamente ovunque. Ma il ricordo va soprattutto ad una persona buona, che ha aiutato in silenzio tantissime famiglie e che, lo dico senza retorica, voleva veramente bene a Civitavecchia”.Lo dichiara dagli Stati Uniti, dove la notizia ha suscitato il cordoglio dei numerosi italiani e italo-americani riuniti a Washington per la consegna dei premi della Niaf (National Italian American Foundation), i

Massimiliano Grasso Capogruppo La Svolta e Daniele Perello Consigliere comunale La Svolta: “Con Mafalda Molinari se ne va un altro pezzo importante della storia di Civitavecchia del ‘900. Non solo perché con la sambuca Molinari ha portato il nome di Civitavecchia nel mondo, ma per il suo attaccamento alla città ed alle istituzioni che, unito ad una generosità comune a pochi e sempre ben custodita da una innata riservatezza, ne hanno fatto un personaggio stimato e benvoluto da tutti, al di là delle appartenenze politiche, che la portarono ad essere una delle prime donne civitavecchiesi eletta nelle istituzioni, prima da Consigliere Comunale, con il Movimento Sociale Italiano, poi da Senatrice della Repubblica, con l’allora neonata Alleanza Nazionale, alla cui costituzione diede un contributo di primaria importanza.
Anche la sua ultima creatura, la Fondazione intitolata al padre Angelo, è una testimonianza dell’amore per Civitavecchia e del suo personale impegno per la sanità cittadina, che non è venuto meno, fino alla fine, così come l’attaccamento per l’azienda di famiglia, di cui ha continuato a interessarsi ogni giorno, finché la salute glielo ha consentito. Ora l’auspicio è quello che la Città di Civitavecchia, tutta, sappia onorare come dovuto la memoria di una Civitavecchiese che tanto ha dato alla sua città.
Quando era in vita le venne intitolata una sala della Cittadella della Musica, ora il minimo che si possa fare è ricordare Mafalda Molinari abbinando il suo nome ad una via o a una struttura importante della città, cercando, con ilconsenso della famiglia, di realizzare un progetto a cui la senatrice pensava da tempo, ma al quale poi non aveva più dato seguito: quello di realizzare un museo sulla storia della sambuca e, quindi, della famiglia Molinari.
Ai familiari vanno le più sentite condoglianze dell’associazione e del gruppo consiliare della Svolta.

Forza Italia – Il Coordinamento: “Civitavecchia piange in Mafalda Molinari una sua figlia illustre, ma soprattutto una cittadina esemplare. Esempio fulgido per i giovani, e soprattutto per le giovani: per il suo ruolo di imprenditrice e benefattrice, per la sua funzione di collante della nostra comunità senza alcun pregiudizio, perché è stata donna costantemente e veracemente impegnata in politica, e con proficui risultati, quando le quote rosa neanche c’erano. Nella vita della città con lei si spegne una luce, ma si accende un faro che indica a tutti, senza distinzione di convinzioni personali, la strada per affrontare le peggiori delle peripezie con la costanza di chi non si è fermata ai risultati personali ma li ha trasfigurati nel successo della città tutta”. 

IDV: “Esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia Molinari per la dipartita della Senatrice Mafalda Molinari. L’impegno imprenditoriale nell’avvio della fabbrica di Sambuca e di senatrice poi hanno contribuito a rendere famosa in tutto il mondo il nome della nostra città. Tutti i membri di Italia di Valori di Civitavecchia è vicina ai familiari in questo momento di lutto e sconforto”

Alessandra Riccetti, presidente del Consiglio Comunale: “La signorina Mafalda Molinari è stata una donna determinata, generosa, coraggiosa. Una donna che con il suo lavoro ha reso migliore questa città. E’ un pezzo di Civitavecchia che se ne va ma il lavoro della sua vita resta e soprattutto resta il suo grande esempio di amore e solidarietà verso il prossimo”.

Moscherini (Fi): “Con la morte di Mafalda Molinari la città perde la persona più importante della vita sociale e politica. La migliore, la più buona, la più intelligente, la più generosa, la più impegnata, disinteressatamente, allo sviluppo della città e del territorio. Io ricordo con grande affetto le mie chiacchierate con Lei, dalle quali scaturivano sempre ottimi consigli: sia per la gestione del porto quando ne ero il presidente, sia per la città edi suoi problemi quando ne fui il sindaco. Indimenticabile!  Donna straordinaria umanamente e imprenditorialmente. Penso che rimarrà sempre viva nei nostri cuori.

Maria Letizia Beneduce, presidente dell’Associazione Amici della Musica di Allumiere ed ex direttore artistico della Cittadella della Musica. “E’ con grande rammarico che ho appreso della scomparsa di Mafalda Molinari, la quale lascia un vuoto incolmabile in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla. Per me Mafalda è sempre stata (e sempre sarà) un esempio di grandezza d’animo ed integrità morale, come confermano i tantissimi messaggi di affetto che leggo sulla stampa in queste ore. Ed anche se ho avuto occasione di conoscerla solo negli ultimi anni della sua vita è diventata anche per me un punto di riferimento fondamentale.
Sono state molte le occasioni nelle quali mi ha incoraggiata personalmente ad andare avanti, e, soprattutto nei momenti di massimo sconforto, ha saputo essere vicina a me ad altri con le parole e con i fatti. Ciò che, come altri, ho sempre apprezzato di lei è la sua riservatezza, la sua ferma volontà di aiutare nel silenzio chiunque ne avesse bisogno, senza mai apparire, schivando volutamente ogni forma di pubblicità, alla quale avrebbe pure legittimamente avuto diritto.

Di questo non finirò mai di ringraziarla e mi auguro che la sua grande sincera generosità sia di esempio per tutta la città. Tra le tante cose che potrei dire, mi fa piacere ricordare soprattutto la grande fortuna che ho avuto di poterle io stessa intitolare una sala della Cittadella della Musica, quando ne ero direttore artistico, seguendo il buon consiglio di un amico. Per la Cittadella Mafalda ha sempre mostrato un grande interesse, complimentandosi con me a voce e per iscritto e tenendosi costantemente informata sulle attività e sulla programmazione, pregandomi di lavorare soprattutto sui giovani. Tutto questo, pur nella grande tristezza della sua scomparsa, mi riempe di orgoglio. Anche l’Associazione Amici della Musica, e lo dico da presidente, deve molto a Mafalda Molinari, la quale ne ha sempre sostenuto le attività.

Con me – conclude Beneduce – porterò sempre il ricordo indelebile del suo grande affetto e della sua ineguagliabile generosità e non smetterò mai di ringraziarla per la grande lezione di dignità e integrità che ha saputo dare a me e a tutti coloro che hanno avuto la grandissima fortuna di incrociare la sua strada”.