“IoNoi”: scuola di italiano per stranieri per favorire i processi di inclusione sociale e culturale

21 ottobre 2015 | 16:30
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“IoNoi”: scuola di italiano per stranieri per favorire i processi di inclusione sociale e culturale

Vincenzo Taurino: “L’intervento di alfabetizzazione è parte della più ampia sfera di salvaguardia e riconoscimento dei Diritti Umani

Il Faro on line – I corsi gratuiti di italiano per stranieri sono ormai un punto fermo nella programmazione delle iniziative organizzate dall’associazione “Io, Noi” per favorire i processi di inclusione sociale e culturale sul nostro territorio. Dal 2008 l’Associazione “Io Noi” organizza corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri. L’associazione fa parte della Rete Scuole Migranti, al fine di produrre sinergie e azioni comuni con altre realtà associative che realizzano corsi di italiano per migranti e per abilitare i corsi alla certificazione dei vari livelli.
“Anche quest’anno – afferma Vincenzo Taurino, presidente dell’associazione Io, Noi –, dopo la pausa estiva, sono ripresi i corsi rivolti alle persone che hanno la necessità di apprendere la nostra lingua. Dal 7 ottobre, vecchi e nuovi frequentanti hanno dato vita a questo nuovo percorso. Infatti, sono loro i veri protagonisti dei corsi. Con la loro cultura, le loro storie, i loro sogni e le loro speranze trasformano ogni incontro in un momento di scambio e di confronto dove la lingua italiana diviene il veicolo su cui ricostruire il proprio futuro mantenendo saldi i legami con le proprie radici”.

“A rendere possibile la realizzazione dei corsi – aggiunge Taurino – un gruppo di volontari preparati del territorio animati da una naturale disposizione alla divulgazione oltre che al dialogo e al confronto. Gli insegnanti sono volontari, docenti delle scuole del territorio e insegnanti abilitati Ditals”.

I corsi sono attivi tutto l’anno con un programma in parte didattico e in parte fatto di approfondimenti tematici e laboratori esperienziali; in questo modo la scuola non si limita ad un mero percorso didattico, ma diviene anche luogo di ascolto e di sostegno.              
La metodologia si struttura attorno al principio dell’accoglienza e dell’attenzione al singolo e al suo stato di disagio e vulnerabilità, in modo che l’intervento di alfabetizzazione sia parte della più ampia sfera di salvaguardia e riconoscimento dei Diritti Umani fondamentali.
L’insegnamento della lingua italiana, infatti, è mirato a fornire una competenza comunicativa in grado di permettere al migrante di relazionarsi con i contesti comunicativi di maggiore rilevanza, sia quelli interpersonali che quelli burocratici per l’accesso ai servizi di base, per la ricerca di un lavoro, di opportunità formative, ecc..

“Dalla nostra esperienza – sottolinea Vincenzo Taurino – emerge il bisogno di organizzare e proporre corsi differenziati, ad esempio specifici per bambini e donne, e, soprattutto aumentare la disponibilità dell’offerta formativa, non solo sul territorio ma, anche e soprattutto nelle scuole. Purtroppo, l’assenza di politiche rivolte a sostenere i processi di integrazione e socializzazione dei residenti immigrati lascia soli chi cerca, con grandi sacrifici, di dare risposte in tal senso”.

“Cosa si può fare, lo diciamo ormai da anni e, continueremo a farlo con la speranza, prima o poi, di incontrare una ‘sensibilità politica’ che metta nella propria agenda anche questi temi. È fondamentale – prosegue il sociologo e presidente dell’Associazione – che le Amministrazioni locali prendano coscienza del fatto che l’immigrazione rappresenta una risorsa e che, per poter sfruttare le sue potenzialità, è necessario un maggior coordinamento tra le varie Istituzioni, Organizzazioni del Terzo Settore e Agenzie Sociali coinvolte. Occorre fare sì che le tante esperienze positive esistenti portate avanti dall’associazionismo, dal privato sociale, dalle scuole popolari di italiano non restino circoscritte nelle singole realtà e che attraverso la loro valorizzazione, compartecipazione e messa in rete si incrementino le possibilità di incidere nella vita sociale”.

“È solo collaborando con questi soggetti – conclude Taurino -, che le Amministrazioni locali possono riuscire a produrre un sistema di risposte strutturali. Serve una visione del futuro, un progetto di integrazione sorretto da un adeguato impegno delle Istituzioni e dal supporto di azioni interculturali in grado di coinvolgere tutte le componenti della società”. 

Vuoi dare il tuo contributo come volontario o saperne di più sui corsi di italiano per stranieri dell’associazione “Io, Noi”? 
Per informazioni Tel. 06 6520591 – Email: infoline@ionoi.org – Sito Web: www.ionoi.org