Il Sindaco alla XXXII Assemblea Nazionale Anci

30 ottobre 2015 | 07:30
Share0
Il Sindaco alla XXXII Assemblea Nazionale Anci

De Meo: ”I Comuni sono ritenuti dai cittadini le istituzioni più vicine ai bisogni della gente”

Il Faro on line – Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, Consigliere Nazionale dell’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e Vice Presidente per il Lazio, e’ in questi giorni a Torino per seguire i lavori della XXXII Assemblea Nazionale Anci. Oltre ai Sindaci, rappresentati dal Presidente Nazionale Piero Fassino, sono presenti nel capoluogo piemontese molti rappresentanti del Governo, tra cui i Ministri Graziano Delrio, Angelino Alfano, Stefania Giannini, Pier Carlo Padoan, Dario Franceschini, Federica Guidi. Per domani è previsto l’intervento conclusivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

”I Comuni, come conferma una ricerca Swg presentata a Torino proprio in questi giorni, sono ritenuti dai cittadini le istituzioni più vicine ai bisogni della gente – afferma il sindaco De Meo – e se il Ministro Alfano ci ha definiti ‘l’Home Page’ dello Stato io opterei per una definizione più calzante: siamo la trincea dello Stato. La relazione che il Presidente Fassino ha letto ieri è stata sicuramente ricca di riflessioni sul momento di grande difficoltà degli Enti locali ma sicuramente non incisiva nei confronti del Governo, cui ha riconosciuto solo meriti e nei confronti del quale mi sarei aspettato invece che avanzasse rilievi. Se riconosco al Presidente Fassino di aver saputo, a dispetto di rappresentazioni sbrigative e superficiali, ben evidenziare il ruolo di Sindaci e Amministratori, da lui definiti ‘un architrave insostituibile del sistema istituzionale e della vita del Paese’, al tempo stesso bisogna riconoscere che le costanti misure di austerità e la riduzione di risorse hanno compromesso e mortificato sensibilmente l’autonomia degli Enti locali.

”La stessa Corte dei Conti  – continua il Sindaco – ha evidenziato come in questi anni sia stato chiesto ai Comuni uno sforzo superiore a quello chiesto alle altre amministrazioni pubbliche, in primis a quelle statali. Eppure noi, Sindaci, siamo gli unici, veri interlocutori dello Stato, e tutti i colleghi intervenuti hanno opportunamente evidenziato come negli ultimi anni le norme dello Stato siano state troppo incerte, comportando riflessi negativi sui territori. In questi giorni è stata anche compiuta un’analisi sulla Legge di Stabilità, ancora tutta da approfondire. Certamente essa presenta qualche novità, ma resta la difficoltà che avranno i Comuni ad approvare i bilanci di previsione. I toni trionfalistici con cui si è voluto sottolineare che non ci saranno ulteriori tagli mi sembrano davvero inappropriati, dato che non c’è più nulla da tagliare!”