On. Minucci (Pd): “Gravissimo il comportamento di Alitalia sulla questione Ams”

31 ottobre 2015 | 08:00
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On. Minucci (Pd): “Gravissimo il comportamento di Alitalia sulla questione Ams”

I consiglieri Gonnelli – De Vecchis: “Le rassicurazioni del governo Renzi sulle sorti della società si sono dimostrate infondate”

Il Faro on line – “Sinceramente non mi sarei mai aspettato un comportamento così grave da parte di una societa’, come Alitalia, che recentemente anche per bocca del suo presidente ed Amministratore delegato, Luca Cordero di Montezemolo, aveva dato rassicurazioni circa il futuro dell’Alitalia Maintenance System e delle sue intenzioni di rinnovare il proprio impegno come committente. Invece scopro oggi che la scorsa notte Alitalia ha ritirato 4 motori in manutenzione in Ams, per inviarli all’estero, dove sarà completata la revisione. Una notizia di una gravità inaudita che va ad aggravare la già delicatissima situazione dell’Alitalia Maintenance System e che getta una forte ombra su Alitalia-Etihad ed i suoi dirigenti per le modalità di assoluta ambiguità con cui stanno gestendo la vicenda Ams” – così il deputato Pd, Emiliano Minnucci.

“Modalità discutibili – prosegue Minucci – sia dal punto di vista dell’immagine, per via delle tante rassicurazioni e promesse fatte e mai mantenute, sia da un punto di vista legale, essendo ormai Ams una società in stato fallimentare. Resta l’amarezza nel dover costatare ancora una volta come per una società come Alitalia il nostro Paese sia di assoluto interesse semplicemente quando servono aiuti per non fallire. Ho più volte affermato che il fallimento di una società come Ams, che potrebbe rappresentare un’eccellenza del nostro Paese ed invece viene lasciata a se stessa, costituirebbe un fatto gravissimo. Credo che Alitalia ed il Presidente Montezemolo – ha concluso Minnucci – debbano delle spiegazioni serie e puntuali sulla gestione della vicenda Ams”.

I consiglieri William De Vecchis e Mauro Gonnelli: “Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti di Ams , purtroppo le rassicurazioni del governo Renzi sulle sorti della società si sono dimostrate infondate. Ad oggi il futuro dei 240 dipendenti e delle loro famiglie rimane incerto, giunge come un fulmine a ciel sereno la denuncia di tutte le sigle sindacali sul trasferimento di alcuni motori. Quanto sta avvenendo nel più imbarazzante silenzio delle istituzioni territoriali dimostra l’inconsistenza politica dei partiti e dei loro rappresentanti e di come molti di essi sono distanti dai problemi dei lavoratori.
Abbiamo fatto richiesta per il prossimo consiglio comunale di Fiumicino di una question time per affrontare questo grave problema che coinvolge direttamente il nostro comune”