Ticket, Aurigemma (Fi): “Zingaretti è come Cimabue”

16 novembre 2015 | 07:00
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Ticket, Aurigemma (Fi): “Zingaretti è come Cimabue”

Il Capogruppo: “Speriamo di trovare una soluzione definitiva”

Il Faro on line – “Zingaretti come Cimabue, fa una cosa ne sbaglia due. Avevamo piu’ volte evidenziato la mancanza di programmazione del presidente Zingaretti sulla questione del recupero dell’evasione dei ticket sanitari: infatti i cittadini che volevano chiarimenti sugli avvisi bonari che ricevevano, dovevano recarsi nell’unico ufficio preposto per chiedere chiarimenti, ossia l’Urp di via Colombo a Roma. Tale “follia” organizzativa ha fatto si che centinaia e centinaia di cittadini provenienti da tutto il Lazio dovevano attendere file chilometriche, perdere giornate di lavoro, poi magari senza concludere nulla ed essere addirittura costretti a tornare il giorno dopo” – lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vicepresidente della commissione Salute, Antonello Aurigemma.

“Apprezziamo perciò  – prosegue Aurigemma – lo sforzo dell’assessore Sartore, che cercando di mettere una pezza all’incapacità di Zingaretti, ha aperto punti informativi nelle Asl di riferimento e ha stipulato accordi con i Caf dove gli utenti possono chiedere spiegazioni. Adesso, però, arriva la nota dolente: infatti vorremmo sapere con quali criteri sono stati decisi gli accordi con questi Caf? Perche ci si è ridotti ad una convenzione solo con due o tre sigle e sono state escluse tutte le altre? Addirittura, a quanto ci risulta la consulta nazionale dei Caf non sarebbe stata informata. E’ stato fatto un bando pubblico? Anche perché, tra sedi nazionali, centrali, regionali e sportelli periferici, solo a Roma ci sono oltre mille sedi. Perciò con quale principio, con quale trasparenza si è arrivati a questa scelta? Onestamente, non vorremmo che anche in questo caso, Zingaretti con le sue scelte abbia voluto aiutare qualche sigla a lui amica”.

“A questo punto, chiediamo al governatore di riparare a questo ennesimo errore e di estendere l’accordo anche agli altri Caf, in modo da fornire un contributo importante a quella folta platea di persone che chiede spiegazioni, al fine di non creare loro ulteriori disagi. Anzi, se il governatore ci avesse dato retta prima e avesse aperto da subito punti di informazione in ogni Asl, si sarebbero evitati i disservizi per tutti quei cittadini che, provenienti dalle altre province del Lazio, si sono recati in queste settimane presso l’unico ufficio competente (via Colombo a Roma), perdendo giornate di lavoro ed essere costretti in molti casi a tornare il giorno dopo. Adesso, speriamo si possa definitivamente trovare una soluzione, anche perche sono 235mila le persone che hanno ricevuto avvisi bonari, molti di questi ingiustamente, e che vogliono far valere le proprie legittime ragioni. Inoltre, se il governatore ci avesse seguito, da tempo abbiamo proposto di collegare il pagamento del ticket al reddito Isee, ma anche su questo aspetto attendiamo una sua risposta (finora invano)” – conclude il Capogruppo.