Menditto (M5S): “Nessuna cementificazione selvaggia a Fiumaretta”

17 novembre 2015 | 06:15
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Menditto (M5S): “Nessuna cementificazione selvaggia a Fiumaretta”

Il Consigliere “Stiamo rispettando il nostro programma”

Il Faro on line – “E’ sorprendente assistere alla strumentalizzazione di partiti d’opposizione improvvisamente trasformatisi in strenui difensori dell’ambiente, nonostante finora il loro interesse per tali tematiche non si sia mai manifestato. Addirittura da piu’ parti ci si accusa di voler cementificare Fiumaretta con l’approvazione della variante per il polo turistico e quindi di aver disatteso il nostro programma elettorale. È vero quanto dicono, vogliamo che sia realizzato un albergo ed un polo di convergenza turistica, ma si dimenticano di sottolineare che tutto ciò non avverrà in un’area di elevato pregio ambientale, ma su un suolo in grandissima parte impermeabilizzato da asfalto ed altri inerti, costipati da anni ed anni di uso industriale” –  lo dichiara in un comunicato Dario Menditto, Presidente della Commissione Ambiente.

“Ci si dimentica di dire – prosegue il Consigliere – che il cemento a Fiumaretta c’è già, un edificio di oltre cinquantamila metri cubi che ospita solo pochi uffici e che per far posto al polo turistico tale mostro verrà abbattuto. Ci si dimentica anche di sottolineare che dopo la caratterizzazione ambientale di rito da parte dell’Arpa, il progetto prevede la bonifica, che da quando il sito è stato ceduto al Comune dall’Enel una dozzina di anni fa, nessuno si è voluto accollare e nessuno è riuscito mai ad imporre. Ci si dimentica pure di evidenziare che prima della variante quel sito non era destinato a verde pubblico, ma ad area industriale di servizio per il traffico portuale. Invito tutti a riflettere se dal punto di vista ambientale sia più impattante un’area industriale o un’area commerciale. Ma allora di che cementificazione vanno cianciando? Questa a tutti gli effetti è una “riqualificazione e un recupero urbano e produttivo sostenibile” proprio come previsto dal nostro programma”.

“Inoltre – continua il comunicato – bisogna considerare che questo progetto è inserito in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, che conta altri 15 progetti e nel quale globalmente l’uso del cemento è previsto solo in piccolissima parte, proprio perché ha come fine il “contenimento del consumo del suolo, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio esistente”, ancora una volta proprio come abbiamo scritto nel nostro programma. Allora nessun dubbio? Ovviamente no, solo gli stolti non hanno mai dubbi, ed è proprio per questo che seguiremo con attenzione ogni tappa dell’iter di attuazione di tale piano. Chi non vorrebbe che al posto di un po’ di cemento nella nostra città ci fosse del verde? Purtroppo così non è a causa di troppi anni di sviluppo urbanistico a dir poco discutibile, senza la realizzazione di adeguate opere di urbanizzazione e senza lasciare un fazzoletto di verde, al centro come in periferia. Tutto questo magari con la complicità o l’ignavia da parte di qualcuno che adesso ha anche il coraggio di puntarci il dito contro”.

“Inoltre se non invertiamo la rotta da un’economia industriale fortemente impattante ad un’economia di altro tipo, direzione alla quale tende anche il progetto di Fiumaretta, potremo permetterci solo parchi a verde come quello dei Serbatoi, emblematico simbolo fermo lì a monito. Realizzato a titolo di compensazione ambientale in cambio dell’inquinamento prodotto da una importante servitù energetica ed esso stesso inquinato, tanto da non poter essere nemmeno fruito dalla popolazione. Ecco cosa la politica del passato ha regalato in tanti anni alla città ed ecco quello che noi, nonostante tutti i nostri tanti difetti, non le regaleremo mai” – conclude il Presidente della Commissione Ambiente.