Mondiali Giovanili di Karate Wkf, gli azzurri brillano sotto il cielo indonesiano

19 novembre 2015 | 06:20
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Mondiali Giovanili di Karate Wkf, gli azzurri brillano sotto il cielo indonesiano

L’Italia chiude all’ottavo posto nel medagliere con 7 medaglie. Dopo gli Europei, D’Onofrio e Semeraro ancora sul podio

Il Faro on line – Una meraviglia di giovani. Questo il bilancio positivo, della trasferta della Nazionale Italiana di Karate, ai Mondiali di categoria a Jakarta, conclusosi domenica 22 novembre, in Indonesia. Un torneo Wkf in cui, i giovani azzurri, molti di essi, conferme nel panorama internazionale, hanno dato il meglio di se’, portando a casa, le loro medaglie personali. Lo score finale per l’Italia, è stato quello di 7 medaglie ottenute. L’ottavo posto nel medagliere, riporta, 1 oro, 1 argento e 5 bronzi, messi al collo.

La classifica è stata vinta dal Giappone che ha conquistato 18 medaglie, tra le quali, i primi posti sono stati, ben 8. Tuttavia, l’Italia ha saputo brillare, come da tradizione. In questa nona competizione giovanile, dedicata ai cadetti, agli junior e agli under 21, il mondo del karate, sceso sui tappeti del cielo indonesiano, ha dato lustro e importanza alla sua cultura, filosofia e tecnica, con grande tenacia, soprattutto in previsione della decisione finale del Cio, riguardo il suo ingresso definitivo nell’elenco degli sport olimpici, che sarà divulgata, il prossimo mese di agosto, in occasione dei Giochi di Rio 2016.

Con questo spirito, le giovani generazioni, di tutto il mondo e soprattutto quelle italiane, hanno mostrato il loro talento, nei 4 giorni previsti, di questo torneo. Dal 12 al 15 novembre, dopo un lungo collegiale presso il Centro di Preparazione Olimpica della Fijkam, di Ostia Lido, insieme agli allenatori federali, i campioncini azzurri hanno partecipato alle loro gare di kata e di kumite, con la volontà di firmare con calligrafia italiana, questa competizione. Ci sono riusciti, i componenti della delegazione tricolore, per ben 7 volte. Grazie alle altrettante medaglie, vinte. L’oro per l’Italia, è arrivato durante il secondo giorno di gare. E’ stato Andrea Arioli a vincerlo, nel combattimento individuale, nella categoria cadetti, dei -63kg. Il neo campione del mondo ha battuto in finale, il marocchino Yassine per 3 a 1.

L’argento è stato conquistato, invece, da Carolina Amato nella gara del kata e nella stessa categoria di Andrea. La vice iridata mondiale, dopo aver superato le sue personali 5 avversarie, ha dovuto cedere il passo alla giapponese Tano, che per 5 a 0, si è portata a casa, il titolo assoluto. Tuttavia, Carolina è salita sul secondo gradino del podio, dando prova di grande talento e di spessore agonistico, mettendosi al collo, un argento memorabile. E le gioie per gli azzurri, sono proseguite, sulla strada dei bronzi. Ben 5, come anticipato.
Da segnalare, quelli conquistati, sia da Terryana d’Onofrio che da Silvia Semeraro. Uno ciascuno. Le due atlete azzurre, campionesse europee in carica, la prima nel kata e la seconda, nel kumite, ai recenti continentali di Zurigo, sono salite sul terzo gradino del podio, combattendo, entrambe, per gli under 21. Terryana lo ha fatto dopo aver vinto per 3 a 2, la sua finalina, con la statunitense Jessica Kwong. Silvia si è portata a casa, la medaglia, nella giornata conclusiva, battendo sul tappeto, nei 68kg, la bosniaca Tadic Delfina, con il risultato di 2 a 1.

Gli altri preziosi metalli, sono arrivati da Lisa Pivi, Alessandra Mangiacapra e da Alessia Pappapicco. Lisa aggiunge la sua medaglia junior, a quella conquistata agli Europei svizzeri e sempre dello stesso colore, dopo aver battuto a Jakarta, con le sue forme precise del kata, la slovacca Brazdova. Alessandra invece, si aggiudica la sua, nel kumite junior e per la categoria dei 53kg, grazie alla sua vittoria sul tatami, ottenuta sulla marocchina, Amina, per 1 a 0. Infine, Alessia Pappapicco, vince il suo combattimento, per i cadetti e nel peso dei 59kg, con lo stesso risultato della Mangiacapra, sull’avversaria francese, Gwendoline. Come si evidenzia, nel comunicato Fijlkam, diffuso al termine della manifestazione, la soddisfazione del Presidente della Commissione Nazionale Giovanile, Salvatore Nastro, è palpabile.

Ecco, alcune frasi, delle sue dichiarazioni : “Questi Mondiali sono stati una esperienza bellissima, condivisa da tutti. Atleti, allenatori, arbitri e fisioterapisti – dichiara Nastro, continuando – ho visto un livello tecnico molto alto, sia nel kata che nel kumite”. Aggiunge, poi, descrivendo la posizione dell’Italia nella classifica finale : “Si è posta all’ottavo posto, nel medagliere, confrontandosi in tutte le categorie e le specialità, alla pari con tutte le nazioni più forti”. Confida poi, sempre nel comunicato Fijlkam, che la Nazionale Giovanile avrebbe meritato di più : “Avremmo potuto raccogliere di più – dichiara – ma come in tutte le gare, spesso, i risultati vengono condizionati da molti fattori – e conclude, facendo riferimento ai tecnici al seguito della delegazione – siamo però, soddisfatti, della preparazione fatta dai nostri atleti, magistralmente guidati, dai nostri tecnici nazionali, che ha permesso loro, di affrontare la gara, senza nessun problema, risultando perfettamente integrati nel panorama internazionale”.

Oltre ai risultati sportivi sul tappeto, come descritto, dal comunicato della Federazione, diffuso l’11 novembre scorso, ce ne sono stati altri e molto importanti. Quelli riguardanti, gli esami per il passaggio di qualifica, sia per gli ufficiali di gara che per i tecnici federali. Per i primi, Giuseppe Notarianni ha ottenuto la qualifica Wkf, di Referee A di kumite, insieme ad Annamaria Notari e Alessio Giraldi, che hanno invece, raggiunto quella di Giudice A, sia nel kata che nel kumite. Per quanto riguarda, i risultati avuti dai tecnici, come continua ad indicare il comunicato federale, Massimo Portoghese, Giorgio Rainoldi e Vincenzo Riccardi hanno ottenuto la qualifica di coach di 1° livello, mentre Salvatore Loria, Lucio Maurino e Roberta Sodero sono diventati coach di 2° livello. I risultati della delegazione italiana sono arrivati dunque, da diverse angolazioni. Sia dal tatami, che a bordo tappeto. E ancora il movimento del karate azzurro, arrivato in Indonesia numeroso, si impone nel panorama internazionale. Risultati completi su : Fijlkam. it e Sportdata.org

Foto : Fijlkam

Alessandra Giorgi