Bonifica in aree urbane, Verdolino: “Ancora problemi con lo sgravio dei contributi”

21 gennaio 2016 | 08:00
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Bonifica in aree urbane, Verdolino: “Ancora problemi con lo sgravio dei contributi”

Città Futura: “Abbiamo richiesto l’immediata sospensione delle cartelle già emesse fino a nuova verifica”

Il Faro on line – “I Consorzi di Bonifica sono Enti Pubblici economici a struttura associativa. Sono, in particolare, associazioni di tutti i proprietari degli immobili (terreni e fabbricati) che beneficiano delle opere pubbliche di bonifica e, pertanto, tutti i proprietari di immobili di qualsiasi natura (terreni, fabbricati, strade, ecc.), che si trovano nel comprensorio di bonifica, sono consorziati tra loro e, come tali, contribuiscono alle spese del Consorzio. 

Purtroppo, questi enti sparsi sul territorio dovrebbero servire per prevenire inondazioni e frane. Ma spendono milioni l’anno per mantenere il personale amministrativo, mentre per le opere di messa in sicurezza non resta quasi nulla. Tanto è vero che più volte sono stati denominati “carrozzoni da tagliare” ed inseriti in spending review. Una cosa è certa, comunque! Ogni anno arriva puntuale il ruolo per il pagamento del contributo anche a chi oramai non lo deve più versare ed inizia il calvario per ottenerne lo sgravio” – lo dichiara in un comunicato, Città Futura. 

“Eppure la legge parla chiaro! – esordisce Giulio Verdolino di Città Futura –  L’articolo 36 della legge regionale 53/1998, e successive modifiche dispone che i proprietari degli immobili ricadenti in zone urbane, facenti parte di un comprensorio di bonifica e soggetti all’obbligo del versamento della tariffa dovuta per il servizio di pubblica fognatura, sono esentati dal pagamento del contributo di bonifica, riferito ai servizi di raccolta, collettamento ed allontanamento delle acque meteoriche”. 

“Il problema principale – continua Verdolino – è che il Consorzio avrebbe dovuto aggiornare il “piano di classifica”, mediante la rilevazione dei sopravvenuti parametri tecnici richiedendo la documentazione direttamente al Comune di Nettuno, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011, n. 183, e invece in caso di ricorso dell’utente si invita lo stesso a produrre la costosa documentazione tecnica. I responsabili degli Uffici del Consorzio dovrebbero invece accettare anche le autocertificazioni, ricordando che eventuali comportamenti diversi da quelli previsti dalla norma potrebbero configurarsi come una violazione dei doveri d’ufficio”.

“Ad ogni buon conto ho richiesto l’immediata sospensione delle cartelle già emesse fino a nuova verifica e aggiornamento delle aree urbane ricadenti sul territorio di Nettuno, notiziando anche il Commissario Prefettizio e la Regione a mezzo dell’On. Fabrizio Santori” – conlude Verdolino.