Sel – Si: “Sulla fusione di Acea Ato2 e Ato5 sia data la parola ai sindaci”

21 gennaio 2016 | 06:00
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Sel – Si: “Sulla fusione di Acea Ato2 e Ato5 sia data la parola ai sindaci”

La Consigliera regionale Bianchi: “Chiediamo ai Comuni di approvare un Ordine del Giorno sulla vicenda”

Il Faro on line – “La decisione di fondere la gestione dei due servizi idrici della provincia di Roma e della provincia di Frosinone non può passare sulla testa de cittadini e dei Comuni. Gli enti locali devono avere la possibilità di dire la propria, soprattutto tenendo conto delle novità introdotte dalla legge regionale 5 del 2014 sull’acqua pubblica. Così come vanno presi in considerazione i tanti disagi che vivono ogni giorno cittadini e imprese, tra cartelle salatissime e una rete colabrodo. Basti ricordare che la città di Frosinone la dispersione idrica lungo le condotte arriva al 73%, primo capoluogo in Italia.” – così Daniela Bianchi, consigliera regionale alla Regione Lazio.

“Per questa ragione – riprende la Consigliera – dopo aver presentato insieme ai consiglieri Sel-Si un’interrogazione urgente all’Assessorato all’Ambiente per fare chiarezza sulle intenzioni di Acea, chiediamo ai Comuni di approvare un Ordine del Giorno sulla vicenda. Il documento, inviato in queste ore a tutti i Sindaci della nostra provincia appartenenti all’Ato 5, chiede al Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo di convocare la Conferenza dei Sindaci. In quel luogo si dovrà decidere se dare o no il via libera all’accorpamento tra Acea Ato 2 e Acea Ato 5. Se infatti entro il 21 febbraio Acea (per quanto rigarda l’Ato 5) non avrà una risposta formale dal territorio, procederà all’accorpamento in maniera automatica, con la formula del silenzio assenso”.

“Allo stesso tempo – ricorda Bianchi – rimarchiamo l’urgenza di definire al più presto gli Ambiti di Bacino Idrografici che andranno a sostituire gli attuali Ato. Il Lazio infatti, sotto la guida della coalizione di centro-sinistra, è la prima regione ad aver approvato nel 2014 una legge che fa dell’acqua un bene comune la cui gestione deve avere una precisa finalità pubblica. Principio rimarcato anche con le modifiche approvate nel settembre scorso e che hanno evitato che il Governo impugnasse la legge”.

“Come Federazione Provinciale di Sel sosteniamo con decisione l’azione del gruppo in Regione Sel-Si alla Regione Lazio, preoccupati per i possibili conseguenze dell’azione di Acea. – dichiara Giuseppe Fortuna, segretario provinciale Sel di Frosinone – Pensiamo che a prevalere debba essere il principio democratico, nel rispetto della Legge Regione sull’acqua pubblica voluta con forza dai cittadini e comitati. Per questo auspichiamo che tutte le amministrazioni locali approvino l’ODG e che la Regione definisca al più presto gli ambiti di Bacino.

“Il progetto di Acea di riunire la gestione dei due Ato (Ato 2 Roma e Ato 5 Frosinone) – riprende la Consigliera Bianchi – sembra andare in tutt’altra direzione rispetto alla legge regionale n.5 del 2014. Infatti il testo approvato in Consiglio prevedere che la gestione dell’acqua non sia più basata sui confini geografici, come avviene oggi con gli Ato, ma attraverso la definizione di precisi bacini idrografici. In questo modo, per la prima volta, la gestione dell’acqua sarà legata all’effettiva disponibilità e capacità di rigenerazione delle falde”.

“Sulla definizione dei bacini sta lavorando da mesi la Giunta – conclude la Consigliera Bianchi – e allo stesso tempo è stata già presentata una Proposta di Legge n. 238 scritta assieme ai Comitati e sottoscritta da 14 consiglieri regionali per arrivare in tempi brevi alla piena attuazione alla legge sull’acqua.”