“Roma Caput Mundi” vs “La Grande Bellezza” del X Municipio

29 gennaio 2016 | 14:20
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“Roma Caput Mundi” vs “La Grande Bellezza” del X Municipio

“Salviamo Ostia Antica”: “La città è in trepidante attesa del meritato rilancio di un bene unico, prezioso ed esaltante chiamato il Borgo”

Il Faro on line – “Due realtà che vivono la loro grande storia, lì dove tutto è iniziato, due mondi, diversi, ma legati da un unico cordone ombelicale, fonte di cultura, di saggezza, di sensazioni uniche, dove millenni di storia resteranno in eterno a futura memoria.
Roma, la città eterna le sue bellezze, storiche e architettoniche, sono un vanto nazionale, ma mal gestito, mal considerato, i suoi molteplici strati sotterranei possono raccontare un mondo in parte ancora sconosciuto, abbandonato dall’incuria e dall’indifferenza di politucoli affamati di potere e di personaggi improbabili e di dubbia fama.

Roma imperiale soffoca, calpestata dal traffico, dal cemento selvaggio, da interessi malavitosi che la porteranno ha sprofondare in un ennesimo strato di bitume e cemento!
Ostia Antica, “la grande bellezza” la storia imperiale e rinascimentale al mare di Roma.
Una perla preziosa incastonata nel panorama archeologico-storico-culturale, dove tutto è ancora magia, dove l’aria che si respira purifica la mente ed il corpo. Tutto ad Ostia Antica, profuma di storia, i suoi meravigliosi Scavi Archeologici, dove camminare, calpestando secoli di di grandi eventi e gloria, riporta indietro nel tempo, secoli di grandi conquiste, dove la forza di un impero ha civilizzato paesi lontani, portandovi cultura e saggezza” – dichiara Gaetano Di Staso per l’Associazione Salviamo Ostia Antica.

“Il Borgo di Ostia Antica – continua il comunicato -, un cammeo unico ed inestimabile, sottostimato da una politica refrattaria, corrotta e malata, e da una istituzione, che forse, non ha ancora compreso, quanto da decenni continuano ad ignorare. I suoi suggestivi vicoli sono impregnati di un sottile sudore storico, qui il rinascimento ha visto i suoi grandi momenti di gloria e di sconfitte, la chiesa di Sant’Aurea, fonte di pensiero religioso, ma ecco che, dopo seicento anni, vigile e attento, grande protettore della sua gente e del Borgo, appare lui, il grande paladino, il Castello di Giulio II, possente, solido, imponente, ma purtroppo dimenticato, la Rocca, (giusta definizione) che con tenacia continua a vivere, soffrendo di luce riflessa, con molto affanno, resiste, come una madre affettuosa, forte dei suoi seicento anni di impervie vicissitudini e’ pronta ad accogliere tra i merli e le rassicuranti torrette, i suoi figli, il suo futuro, in trepidante attesa di un meritato rilancio di un bene unico, prezioso ed esaltante chiamato: ‘Ostia Antica, La Grande bellezza’.

(Questi appelli di continueranno fino al giorno in cui una nuova vita darà lustro ad un bene prezioso, un bene comune).” – conclude Gaetano Di Staso.