Malumori all’interno della Polizia in via Portuense: E’ “guerra” di Volanti

17 febbraio 2016 | 08:15
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Malumori all’interno della Polizia in via Portuense: E’ “guerra” di Volanti

L’Anip: “Tolta una macchina dal pattugliamento”. Replica la dirigente: “Falso, le vetture sono due”

Il Faro on line – Un poliziotto ogni mille abitanti. Questa è la proporzione, in difetto, che spiega meglio di tante parole quanto sia presa in considerazione la sicurezza dei cittadini di Fiumicino se non fosse che al peggio non c’è mai fine: con il nuovo anno la dirigente del Commissariato ha disposto che fossero tolte le due volanti impiegate per dodici ore al giorno nel controllo del territorio, lasciando sola e unica la volante che svolge il servizio per le intere 24 ore della giornata”. La denuncia è pesantissima, e viene dal Segretario Generale Nazionale dell’Anip Italia Sicura Flavio Tuzi.

Un’accusa che però viene respinta in toto dalla dirigente del Commissariato di Fiumicino, dott.ssa Angela Cannavale: “E’ falso, assolutamente. Le volanti in servizio sono due e coprono le 24 opre. Nessun ordine di servizio è stato mai dato in senso contrario. Anzi, la ristrutturazione che sto faticosamente attuando all’interno del Commissariato ha già dato alcuni frutti, come l’aumento del personale su strada. Questo sono polemiche pretestuose, che certo non fanno bene alla Polizia né contribuiscono a tranquillizzare i cittadini in un momento in cui la preoccupazione è già alta”.
La dirigente, arrivata a Fiumicino a fine luglio 2015, fa riferimento alla nota di servizio con la quale il 5 dicembre scorso ha provveduto alla riorganizzazione dell’intero Commissariato, rifedinendo ruoli e servizi, e recuperando quattro unità da impiegare per il controllo del territorio; rispetto alle precedenti pianificazioni, infatti, si è saliti da 20 a 24 unità operative. Non solo, ma anche i 7 dipendenti civili sono stati “messi a sistema” per migliorare le prestazioni dell’intera struttura.La polemica sulle volanti però resta, tanto che dal sindacato la missiva è stata inviata anche alla Questura.

“Come avviene ormai di sovente – dice sempre Tuzi – il taxi bianco-azzurro è spesso impiegato in tutt’altre attività: controllo dei detenuti agli arresti domiciliari – notifiche di atti – accompagnamento di fermati per rilievi tecnici scientifici – accompagnamento di arrestati alle case di detenzione. E va bene, vorrà dire che quest’area del litorale è un’oasi felice e tranquilla dove la presenza di una volante è addirittura superflua”.
A dire la verità, l’impiego delle forze di polizia per le esigenze sopra menzionate è istituzionale, dunque la descrizione delle volanti come “taxi” è forse un po’ forzata. Testimonia comunque un malessere all’interno della struttura di via Portuense, che forse, voltanti a parte, è la vera notizia.

L’Anip prosegue però nella sua analisi delle problematiche del territorio: “In zona oltre all’ormai famoso aeroporto (che tra incendi, manifestazioni di protesta per i licenziamenti, blocchi stradali assorbe spesso e volentieri il poco personale del Commissariato), c’è un importantissimo ospedale pediatrico, il Bambin Gesù di Palidoro, una grande raffineria, due grandi centri commerciali, diverse stazioni ferroviarie. Per non parlare poi dell’aumento dei reati predatori, delle violenze su cose e persone.

Quasi quasi il Commissariato di Fiumicino potrebbe anche essere chiuso, per quel che serve,  tanto per anticipare le mosse di spending review del Ministro dell’Interno che promette più sicurezza e poi chiude uffici di Polizia in tutta Italia. E il Questore di Roma che dice?”

“I lavoratori in divisa – conclude – non possono affrontare in solitaria un territorio vastissimo e variegato come quello del Comune di Fiumicino, territorio nel quale, vogliamo con forza ricordare, sono stati da pochi giorni sequestrati ben 20 chili di esplosivo  di enorme potenziale, lo stesso esplosivo utilizzato in Francia e in altre località insanguinate dal terrorismo”.Se da una parte c’è chi descrive il Commissariato come “sguarnito”, c’è anche dall’altra chi invece è convinto che questa ristrutturazione stia dando fastidio a più di qualcuno, andando a toccare posizioni consolidate e previlegi – diciamo così – acquisiti negli anni. Un fatto è certo: a via Portuense c’è fermento, e stavolta non parliamo dei palazzi della politica”.