Da Vinci, uno sciopero “azzurro”

18 giugno 2016 | 07:30
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Da Vinci, uno sciopero “azzurro”

L’astensione di quattro ore proclamata in contemporanea con la partita della nazionale. 78 voli cancellati. Il Tar ha dato ragione ai sindacati: stop legittimo

Il Faro on line – Disagi, caos e polemiche ieri a causa dello sciopero nazionale di 4 ore (dalle 13 alle 17) dei controllori di volo aderenti alle sigle sindacali Unica e Licta, che si sono viste dare ragione dal Tar del Lazio a cui avevano presentato ricorso dopo il differimento del ministero delle Infrastrutture relativo all’agitazione, all’aeroporto di Fiumicino risultano cancellati finora, tra arrivi e partenze, 78 voli nella fascia oraria interessata allo stop degli uomini radar. 

Alitalia, così come le altre compagnie aeree operanti al Leonardo da Vinci, “nei limiti dello scarso preavviso con cui si è avuta notizia dello sciopero”, ha pertanto immediatamente attivato un piano per ridurre il più possibile i disagi ai viaggiatori. In un comunicato, Alitalia rende infatti noto di aver preso contatto con i passeggeri interessati alle modifiche dei voli, “offrendo soluzioni alternative di viaggio, ove possibile in giornata, per la stessa destinazione”. 

Da parte sua, l’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile) aveva invitato tutti i passeggeri in partenza a “contattare le compagnie aeree di riferimento per verificare l’operatività dei propri voli prima di recarsi negli aeroporti”.
Informazioni sullo sciopero dei controllori, con possibili ritardi e cancellazioni dei voli, sono state costantemente fornite dalla società di gestione Aeroporti di Roma ai passeggeri in transito al Leonardo da Vinci attraverso i monitor installati nei terminal e avvisi audio. Per assistere i viaggiatori in partenza, Adr, che partecipa peraltro insieme con Enac ed Enav ad un comitato aeroportuale per la gestione delle irregolarità dei voli, ha pertanto richiesto il prolungamento. 

“E’ stata una vera e propria ‘doccia fredda’: non sapevo nulla dello sciopero degli uomini radar – dice a Fiumicino un ragazzo brasiliano in coda davanti ai banchi della Vueling – Il mio volo delle 13 per Vienna è stato cancellato ed ora non so quando mi faranno partire: è la prima volta, da quando viaggio, che mi capita una cosa simile”. 

“Noi, invece – riferisce Marco di Viterbo in partenza per Vienna con altri amici – eravamo al corrente dello stop di 4 ore dei controllori di volo. Ieri sera l’Austrian Airlines ci ha infatti mandato un sms per informarci che il volo delle 15.05, il nostro, era stato cancellato.  Di conseguenza, se tutto va bene, non riusciremo a partire prima delle 17. Vorrà dire – aggiunge poi ironicamente – che, mentre aspettiamo, ci facciamo una partita a carte”. 

Oltre ai passeggeri rimasti coinvolti dallo sciopero, c’è anche chi è alle prese con problemi di overbooking. “Il mio volo per Londra, nonostante lo stop degli uomini radar, di cui ne ero comunque al corrente, è partito alle 12.30 come da programma ma io – riferisce Luca, un trentenne di Bari – sono rimasto ugualmente a terra per via dell’overbooking: che beffa. Stavo andando in Inghilterra per motivi familiari. Spero – conclude spazientito – di raggiungere Londra prima di sera”.

C’è poi chi si è messo in cerca di soluzioni alternative. “Con mia moglie – dice un sessantenne di Roma – stiamo provando a vedere se riusciamo a partire per Parigi con un altro aereo visto che il nostro, un volo della EasyJet, è stato soppresso: sarà difficile ma ci proviamo”.