Unioni civili, il prossimo 3 agosto a Fregene dibattito con l’on. Cirinnà

31 luglio 2016 | 08:00
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Unioni civili, il prossimo 3 agosto a Fregene dibattito con l’on. Cirinnà

Montino: “Dieci coppie pronte a sposarsi, ma molti altri si stanno prenotanto in questi giorni”

Il Faro on line – I diritti delle coppie omosessuali e delle convivenze civili da domenica 5 giugno 2016 sono diventati legge dello Stato con l’entrata in vigore della legge n. 76 del 2016. Ci sono voluti trent’anni di dibattiti nella società e due anni di esame parlamentare perché questa legge vedesse la luce: un provvedimento «storico», che fa fare all’Italia un passo in avanti su questi diritti dopo anni in cui è rimasta fanalino di coda in Europa. Si tratta della cosiddetta “legge Cirinnà”, dal cognome della prima firmataria e relatrice del Senato, Monica Cirinnà: una lunga e appassionata battaglia è stata vinta dalla Senatrice democratica dopo anni di lavoro e battute di arresto che hanno rischiato di non far arrivare in porto la legge sui diritti delle unioni civili. 

La Biblioteca Gino Pallotta ha invitato la Senatrice Monica Cirinnà ad illustrare il contenuto della legge in un incontro – dibattito moderato dal giornalista Bruno Manfellotto, che si svolgerà il 3 agosto alle ore 18, presso la sede della Biblioteca in Viale della Pineta 140. “Sono dieci le coppie prenotate presso il nostro ufficio Anagrafe,  – dichiara il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – quattro del Comune di Fiumicino, in attesa di unirsi civilmente secondo quanto previsto dalla legge 76 del 20 maggio 2016, ma molte si stanno prenotando in questi giorni”.

 “Abbiamo spiagge, sedi storiche, castelli, agriturismi e luoghi pieni di fascino autorizzati sia per la celebrazione dei matrimoni che dell’Unione Civile. Non solo sedi istituzionali quindi, ma ambienti unici che già attirano anche coppie che arrivano dalla Capitale, ma anche da altri comuni d’Italia e dall’estero.All’indomani dell’entrata in vigore del decreto attuativo delle unioni civili, sarà bello accogliere tutte le famiglie per dare loro, indistintamente, la possibilità di esercitare un diritto di civiltà, un atto dovuto di riconoscimento pieno della scelta di condurre insieme la propria esistenza. Un primo importante passo – conclude Montino – sulla strada della giustizia e dell’eguaglianza sociale”.