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Cronaca Locale
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Grasso: “A Civitavecchia Forza Italia è ridotta così perché lo hanno deciso gli elettori”

9 agosto 2016 | 08:00
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Grasso: “A Civitavecchia Forza Italia è ridotta così perché lo hanno deciso gli elettori”

Il Capogruppo di La Svolta: ” E’ necessario voltare veramente pagina”

Il Faro on line – “Forza Italia è rimasta fuori dal consiglio comunale perché lo hanno deciso gli elettori, di fronte a scelte evidentemente sbagliate e incomprensibili, di uomini da candidare e programmi da perseguire. Così come lo hanno ribadito a Roma. Questa è l’unica verità di cui chi (?) oggi rappresenta quel che resta di Forza Italia a Civitavecchia si ostina a non prendere atto. Che Civitavecchia debba voltare pagina, lo sosteniamo da mesi, con azioni e iniziative dentro e fuori il Consiglio Comunale. Che oggi si “svegli” Forza Italia e che utilizzando argomenti che credevamo vecchi e sepolti, cerchi di tornare alla ribalta, dimostra che evidentemente l’intento di dividere il centro-destra e le forze moderate cittadine è ancora valido, per qualcuno. Che, nonostante si dichiari “garantista” utilizza gli stralci di intercettazioni a proprio uso e consumo, senza che, peraltro, forse è sfuggito, contengano aspetti ritenuti penalmente rilevanti, visto che si tratta di una indagine già chiusa” – è quanto dichiara in una nota Massimiliano Grasso, capogruppo di La Svolta.

“Sui risvolti politici, invece, qualche considerazione c’è da farla: sono stato definito il candidato dei poteri forti, quando proprio da quelle telefonate citate da Forza Italia emerge il totale disinteresse dell’allora presidente dell’Authority per il sostegno al sottoscritto, che all’epoca della campagna elettorale aveva ceduto già da tempo l’emittente televisiva di sua proprietà, al valore nominale della società, ossia meno di un sesto delle cifre sparate in ordine sparso in questi ultimi tempi, alla Fondazione che, peraltro, particolare non da poco, non gestiva e non gestisce fondi pubblici di alcun genere”.

“Tutte considerazioni fuori luogo – continua Grasso – che poi stupisce che possano venire proprio da Forza Italia. Ma ormai, evidentemente è rimasto solo questo da dire ad un partito che proprio da questo gruppo dirigente regionale e locale è stato azzerato a tutti i livelli a percentuali da elenco telefonico, lontane anni luce dalla Forza Italia del passato”.

“Così come la storia ha confermato quel che apparve chiaramente subito dopo il voto del 2014: come venne deciso a tavolino che il centrodestra avrebbe dovuto perdere a Civitavecchia, da un coordinatore regionale che non ha vinto neppure in un comune da quando venne chiamato a guidare Forza Italia nel Lazio, con accordi trasversali stretti durante la campagna elettorale e poi venuti alla luce subito dopo le elezioni, con la nomina di Moscherini a responsabile dei porti (prima solo sulla carta, poi confermata da Giro), che contribuì a determinare la frattura a livello locale con Andrea D’Angelo, che aveva incentrato una campagna elettorale sulla contrapposizione con lo stesso Moscherini”.

“E venne detto molto chiaramente: “A volte è meglio perdere, che sottostare ai poteri forti”, nominando un coordinatore locale, tale D’Ottavio, che di locale a Civitavecchia aveva solo la presidenza della Snc, gestita nel modo che tutti conoscono, a braccetto con l’Enel, il potere forte per eccellenza, e l’amicizia con Pietro Tidei, a cui faceva anche “campagna elettorale” con pubblici ringraziamenti nelle cene per Andrea D’Angelo. Di questo parliamo, quando parliamo di Forza Italia e di altri rappresentanti locali le cui spese e benefit pagati dalla Gbu, la società di Moscherini, sono al vaglio della Procura della Repubblica insieme ai documenti contabili della società”.

“Che la politica cittadina, ed in primis l’area liberale e moderata, debba aprire una pagina nuova, appare chiaro già da molto tempo.Che lo si possa fare partendo da questi personaggi e questi presupposti, pare molto difficile per tutti quei cittadini che come noi vogliano dimostrare che esiste una terza via, nuova, onesta e competente, tra la vecchia politica incarnata da Tidei e Moscherini e l’inadeguatezza del nuovo rappresentato dall’amministrazione Cozzolino” – conclude Grasso.