LA CASERMA VERDE |
Cronaca Locale
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#fiumicino, dietro l’aereo giallo… cosa c’è? Viaggio in una delle strutture storiche del territorio

14 agosto 2016 | 14:40
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#fiumicino, dietro l’aereo giallo… cosa c’è? Viaggio in una delle strutture storiche del territorio
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#fiumicino, dietro l’aereo giallo… cosa c’è? Viaggio in una delle strutture storiche del territorio

Centro Tecnico Rifornimenti dell’Aeronautica. Ecco cosa si decide in quella caserma “misteriosa”

Fiumicino, dietro l’aereo giallo… Viaggio in una delle strutture storiche del territorio

Il Faro on line – Decine di migliaia di persone lo hanno visto passando sulla Portuense. Prima lo conoscevano in pochi, ma da quando è stato creato Parco Leonardo, con annesso centro commerciale e altri quartieri, è diventato una sorta di “compagno di viaggio”. Stiamo parlando di un piccolo areo giallo, sistemato al civico 1818 della via Portuense. Un velivolo che solletica la fantasia di tutti; dai bambini, che lo vedono come un grande giocattolo, agli adulti, che immagino gesta eroiche a bordo di quel piccolo velivolo.

aereo gialli

E’ sistemato proprio all’ingresso di una caserma, il CTR (altra sigla oscura ai più) ossia il Centro Tecnico Rifornimenti dell’Aeronautica Militare, da tutti conosciuta come la “caserma verde”. Una tradizione antica su Fiumicino; è dal 1949 che, nato sulle infrastrutture di antico zuccherificio, furono fondati il VI e il X Deposito centrale dell’Aeronautica.

Ecco, quel piccolo aereo e quella caserma giocano da anni cromaticamente con i sentimenti di chi gli passa davanti, ma dietro a quel cancello… cosa c’è? Siamo andati a vedere, per raccontare un mondo sconosciuto eppure importante per la nostra nazione.

Cosa c’è dentro la caserma?

Sta fuori strada chi pensa di trovarvi caccia da combattimento pronti all’azione e un via via di piloti in assetto di guerra. Al CTR si creano le condizioni affinché le missioni possano avere successo, si organizza il materiale di chi andrà in missione, se ne controlla l’efficienza. Insomma, più che il braccio armato dell’Aeronautica il CTR è la mente che analizza, il cuore che rassicura, l’occhio che controlla.

All’interno, infatti, vi sono attualmente quattro sezioni: Trasporti e dogane, carbolubrificanti, ossigeno e sistemi Pol, Sezione Supporti operativi e quella Automezzi e patenti. In pratica ogni aspetto di tutto ciò che non è inerente ad un velivolo viene gestito da qui. E non è mica poca cosa, perché se è vero che siamo abituati ad immaginarci il pilota che sale sull’aereo da combattimento e va in battaglia, non dobbiamo dimenticarci che può farlo perché c’è qualcuno che ha lavorato per lui. Dalle cose più banali (preparare la divisa e il pacchetto di generi alimentari ) a quelle più determinanti (l’acquisto del carburante migliore per permettere al velivolo di alzarsi). Ecco, il CTR gestisce tutta quella burocrazia e quei controlli qualità fondamentali per non sprecare soldi, per ottenere i migliori materiali per la Forza Armata.

I fumi delle Frecce Tricolori

Dietro quel cancello, dunque, ci sono uffici, magazzini e centri tecnici dove ogni cosa viene accuratamente vagliata prima che diventi operativa; dagli appalti alla manutenzione mezzi.
Tanto per capirci: gestisce l’acquisto dei carbolubrificanti per i mezzi, il carburante per i velivoli, i fumi colorati della pattuglia acrobatica che tanto ci fanno sognare. Gestisce l’acquisizione e la distribuzione degli apparati antincendio e fotografici.

L’officina per le zone di conflitto

Dentro quel perimetri, troviamo una modernissima officina climatizzata per ricovero mezzi da inviare nei teatri operativi, così come un vero e proprio kit per la revisione di camion e mezzi pesanti, anch’esso pronto per essere inviato non tanto nelle zone calde ma in ogni parte del centro Italia nella quale c’è bisogno di fare la manutenzione dei mezzi militari dell’Aeronautica.

Il dual use

Non solo, ma come altre forze armate, anche l’Aeronautica ha iniziato un percorso operativo “duale”, ossia rivolto non solo alla stessa Aeronautica ma aperto alle esigenze civili del territorio.
Ecco dunque l’utilizzo degli elicotteri per il soccorso in zone impervie, dove un pilota del 118 non potrebbe e non saprebbe operare. Il CTR, per la sua particolare collocazione geografica, è spesso impegnato anche in attività di rappresentanza e di organizzazione operativa al ricevimento delle più importanti autorità militari internazionali che sbarcano al Leonardo Da Vinci.

Contenimento Ebola

E ancora: il trasporto in “alto bio-contenimento”. In caso di emergenze territoriali e nazionali, supporta con i propri mezzi le istituzioni civili e sanitarie: è stato il caso del trasporto di soggetti affetti dal virus Ebola. E’ una peculiarità esclusiva propria dell’Aeronatica militare.

Il laboratorio chimico

Dietro a quel piccolo aereo giallo, dunque, c’è un mondo. Fatto anche di palazzine per abitare, di un elegante circolo, di una mensa altrettanto moderna, di una chiesetta. E di un laboratorio chimico d’avanguardia, dove si effettuano non solo tutte le analisi utili all’Aeronautica, ma dove periodicamente si rivolgono anche le autorità locali e quelle di polizia per il controllo delle acque o di particolari campioni che risultano importanti per indagini di polizia.
La seconda sezione di questo laboratorio, si avvale di una strumentazione all’avanguardia a livello internazionale, uno shelter allestito come laboratorio campale, aviotrasportabile, utilizzato per il controllo dell’aria e delle acque anche nelle missioni di pace in Iraq, Libia e Afghanistan.

I controlli ambientali

Interessante anche la sezione “controlli ambientali”, costituita nel 1997, che valuta nei territori la presenza di agenti chimici, agenti cancerogeni, fibre di amianto aerodisperso, e poi ancora atmosfere esplosive, rumore, vibrazioni, microclima da illuminamento.

Tecnologie da 007

E per farlo utilizzano tecnologie da film: spettrometro portatile a fluorescenza a raggi X,cromatrografi ionici, spettrofotometri nel visibile /Uv, fonometri, accelerometri, Microscopio ottico. Non a caso il laboratorio dell’Aeronautica ha ottenuto dal Ministero della Salute la qualificazione ad effettuare la determinazione delle fibre di asbesto aerodisperse. Insomma, averlo accanto a casa fa stare un po’ più tranquilli.

E quando passeremo ancora davanti a quel piccolo aereo giallo, lo guarderemo con ancora più simpatia, sapendo che dietro di lui c’è gente che lavora per l’efficienza e il controllo non solo dei mezzi dell’Aeronautica ma anche della nostra salute.