#Rio2016, Setterosa d’argento olimpico. Le vicecampionesse di Rio 2016 si arrendono alla forza degli Usa

19 agosto 2016 | 23:32
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#Rio2016, Setterosa d’argento olimpico. Le vicecampionesse di Rio 2016 si arrendono alla forza degli Usa
#Rio2016, Setterosa d’argento olimpico. Le vicecampionesse di Rio 2016 si arrendono alla forza degli Usa
#Rio2016, Setterosa d’argento olimpico. Le vicecampionesse di Rio 2016 si arrendono alla forza degli Usa

12 a 5, il risultato conclusivo. 5 vittorie su 6 conquistate alla XXXI Olimpiade. Un cammino trionfale, da non dimenticare

Il Faro on line – E’ arrivato un argento indimenticabile, dalla finale che il Setterosa ha disputato contro gli Stati Uniti, nella vasca dell’Olympic Acquatics Stadium di Rio. La sera del 19 agosto, le vicecampionesse olimpiche 2016 hanno lottato fino all’ultimo secondo, in una gara in cui gli Usa hanno adottato un forte pressing e tanta rabbia, espressa tra le onde, della piscina a Cinque Cerchi. Tuttavia, la 26esima medaglia arrivata per la delegazione azzurra, lascia una grande gioia nel cuore delle ragazze e del movimento tricolore della pallanuoto, che festeggia un traguardo incredibile e davvero importante.

Un gioiello

Il secondo posto nell’Olimpo è un gioiello storico, da custodire e per cui andare fiere. E lo sono le ragazze azzurre. E sul secondo gradino del podio, premiate dal Presidente della Fin, della Lene vicepresidente della Fina, Paolo Barelli, hanno sorriso, esprimendo la loro grande felicità. 13 leonesse, le giocatrici azzurre, che dopo 12 anni, riportano il Setterosa su un podio olimpico. Era il lontano 2004, quando le loro colleghe azzurre, vinsero il titolo ad Atene. E c’era Tania Di Mario, allora. Ed ancora, nella sua seconda finale a Cinque Cerchi e con la fascia di capitano, non ha mancato di trascinare le sue compagne, verso la rete avversaria. Tanto è stato fatto, per ottenere un grande risultato e quell’oro sognato.

Cuore azzurro

Tuttavia, il grande cuore azzurro ha battuto in acqua ed è arrivato, un argento, che sa del colore più prezioso. 4 tempi di grande intensità e di grande voglia, costantemente, di superare le avversarie a stelle e strisce. Purtroppo, i punti raggiunti, ad ogni quarto in acqua, non sono bastati per ottenere il primo posto. La grande prestazione degli Usa ha adombrato le azioni e la forza delle azzurre. Tanti tiri da centrovasca, andati a segno e tanta rabbia tricolore, nel cuore.

La reazione

Le azzurre hanno cercato di reagire, con Bianconi, ad esempio, che dopo aver messo a segno alcune reti, si è vista respingere un rigore, dal portiere delle nordamericane. La grande grinta di Emmolo ha acceso il terzo periodo tricolore. Nel quarto, vinto dagli Usa per 3 a 1, c’è stato il gol della carriera, quello del capitano. Tania Di Mario, prima di chiudere alla grande, con un argento olimpico, ha gonfiato la sua ultima rete a Cinque Cerchi. Il titolo olimpico è andato in questo modo, agli Usa. Per la seconda volta, le giocatrici a stelle e strisce hanno ottenuto l’oro. Dopo averlo conquistato, anche a Londra 2012. A Kazan nel 2015, le avversarie delle azzurre della sera del 19 agosto, hanno vinto anche il titolo mondiale.

I commenti

Una fortissima squadra affrontata allora, dal Setterosa italiano che con orgoglio, gioisce per il suo argento olimpico, 2016: “Il risultato del campo è giusto e complimenti a loro, che sono una corazzata “. In questo modo, il Ct Fabio Conti, come riportato dal sito ufficiale, della Federazione Italiana Nuoto, ha espresso le sue impressioni a fine gara. Per Conti, questa è stata la partita numero 200. Un altro record ed un altro traguardo, dopo il titolo di vicecampioni. Continua a dichiarare, l’allenatore delle magnifiche di Rio: “Queste ragazze hanno fatto un miracolo sportivo. Nessuno si sarebbe immaginato, che sarebbero arrivate a giocare la finale olimpica. Gli Stati Uniti sono il punto di arrivo. Noi siamo stati bravi, in questo torneo. Una finale persa fa sempre male, ma questo argento per noi, vale tantissimo”.

Ed il suo valore ha brillato sul petto del Setterosa, là sopra sul podio olimpico. La storia è stata scritta. Con il cuore e con onde, schizzi, bolle e magia in acqua. Ma, anche con emozione, talento e tanta volontà. Setterosa, da leggenda. Quella d’argento olimpico.

USA-Italia 12-5

USA: Hill, Musselman 1, Seidemann 1, Fattal 2, Clark, Steffens 1, Mathewson 1, Neushul 3, A. Fischer, Gilchrist, M. Fischer 2, Craig 1, Johnson. All. Adam Krikorian

Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti, Queirolo, Radicchi 2, Aiello, Di Mario 1, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Teani. All. Fabio Conti

Arbitri: Alexandrescu (ROU) e Buch (ESP)

Note: parziali 4-2, 1-2, 4-0, 3-1. Negli Usa in porta dall’inizio la n 13 Johnson. Nel terzo tempo, al minuto 3’21”, Johnoson para un rigore a Bianconi. Nel quarto tempo, al minuto 5’28”, cambio di portiere negli Usa: entra Hill. Superiroità numeriche: Italia 0/3 e USA 1/2. Spettatori 5000 circa.