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#minturno, sequestrata un’area coltivata a canapa industriale ma era una piazza di spaccio

20 agosto 2016 | 12:04
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#minturno, sequestrata un’area coltivata a canapa industriale ma era una piazza di spaccio

Dietro la parvenza legale della coltivazione di canapa industriale, infatti, venivano realizzati dei veri e propri cocktail chimici, immergendo la canapa nel metadone al fine di potenziarne l’effetto

Il Faro on line – L’intensificata attività di controllo economico del territorio per la prevenzione e la repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, ha consentito alla Guardia di Finanza del Gruppo di Formia e della Sezione Aerea di Pratica di Mare di sequestrare un’area di circa 2.500 mq adibita a coltivazione di canapa, ubicata nelle campagne del comune di Minturno (LT). Precisamente in località Tremensuoli del comune di Minturno si era venuta a creare una vera e propria “piazza di spaccio” di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento all’utilizzo di canapa trattata con metadone, oggi chiamata comunemente “amnesia”.

La particolare e pericolosa sostanza stupefacente proveniva da una coltivazione ubicata su una vasta area agricola, ingannevolmente indicata come “coltivazione di canapa a scopo industriale”. Il produttore e venditore della sostanza stupefacente, aveva trasformato alcuni locali di un immobile in un vero e proprio “laboratorio chimico”, nel quale provvedeva, prima della commercializzazione, alla trasformazione chimica della sostanza stupefacente da immettere successivamente sul territorio della regione per ricavarne lucrosi profitti.

Dietro la parvenza legale della coltivazione di canapa industriale, infatti, venivano realizzati dei veri e propri cocktail chimici, immergendo la canapa nel metadone al fine di potenziarne l’effetto, producendo di fatto una sostanza che poteva essere venduta sia essiccata, per essere poi fumata dall’acquirente, sia allo stato vaporoso, per essere inspirata attraverso specifici inalatori. L’intera area agricola adibita alla coltivazione della cannabis, è stata sottoposta a sequestro e, con la collaborazione del personale del Corpo Forestale dello Stato, si è proceduto alla catalogazione, quantificazione e campionatura della sostanza stupefacente, che è risultata essere pari a kg. 4.180, per un totale di 104.500 piante. Il responsabile è stato tratto in arresto.