#ostia, polemica sul turismo. RomaMare Assohotel: la gente c’è, è il mare che è difficile da raggiungere

21 agosto 2016 | 09:53
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#ostia, polemica sul turismo. RomaMare Assohotel: la gente c’è, è il mare che è difficile da raggiungere

Il Faro on line – I dati sul flusso turistico al Lido di Roma creano polemica. Il modo di leggerli e interpretarli, infatti, è stato oggetti prima di un’analisi  fatta da Renato Papagni, presidente della Federbalneari, rilasciate al corriere.it, poi di una lettera aperta – che pubblichiamo- a firma di Stefano Pietrolucci per conto della RomaMare Assohotel.

“Come è logico supporre, e come la legge impone – è scritto nella missiva – i dati dei turisti che visitano e soggiornano nel Lido di Roma, e che quindi vengono ospitati presso strutture ricettive accreditate quali gli hotel di Ostia, vengono comunicati dalle stesse strutture all’Istat e alla Polizia di Stato.

Pertanto questi dati non sono da considerarsi nulli bensì sono dati ufficiali che mostrano la reale situazione del turismo del Lido di Roma, dati che la RomaMare Assohotel sta collezionando e studiando attraverso l’Osservatorio Turistico del Lido di Roma.

La precisazione

Alla luce di questo, diversamente da quanto affermato da Renato Papagni al Corriere, una correlazione tra afflusso di turisti sul Litorale e vendita delle cabine non è ipotizzabile sia perché le cabine degli stabilimenti balneari di Ostia non hanno obbligo di censimento e quindi le stime sono quantomeno approssimative e non necessariamente reali e tangibili, sia perché i turisti, a detta degli stessi, non gradiscono affatto dover pagare per servizi non richiesti per poter fare accesso al mare.

Gli hotel sono testimoni che i turisti che soggiornano al Lido di Ostia per fruire del mare hanno grandi difficoltà ad accedere a questa risorsa perché privatizzata e gestita dalle strutture balneari con recinzioni ed un accesso in molti casi “blindato”. E ancora gli stessi operatori del settore (tour operators internazionali) rimangono stupiti dal costo di accesso da un lato e soprattutto da una scarsa possibilità di alternativa pubblica (che nel centro del Litorale è ben inferiore al 50% previsto dalla Regione Lazio) senza costo di accesso a differenza di altri paesi come Spagna e Francia dov’è questa risorsa è libera tutto l’anno.

La RomaMare Assohotel presenzia dal 2012 le fiere turistiche nazionali ed internazionali quali l’ITB di Berlino, la WTM di Londra, il MITT di Mosca, il TTG di Rimini, la BIT di Milano (solo per citare quelle di maggior risalto per il mercato italiano) con partnership di Roma Capitale e Regione Lazio, manifestazioni alle quali la Federbalneari non può partecipare in qualità di “espositore accreditato”.

Il calo di affluenza

Il calo dell’affluenza balneare al Lido di Ostia è pertanto da non attribuire ad una flessione dell’affluenza turistica e fortunatamente come riportato rispetto a tutte le coste laziali è un eccezione dovuta a motivazioni diverse. Tra queste sicuramente la possibilità delle indagini che coinvolgono gli stessi lidi ritenuti oggetto di accertamenti ed alcuni già ritenuti illegali.

Le criticità

La RomaMare Assohotel riconosce che il territorio ha grosse criticità a partire dalle infrastrutture come le vie di comunicazione e ancora la legalità. Il primo punto è ben noto a causa dell’insufficienza della viabilità sia verso il centro (la via del Mare e la via Cristoforo Colombo), che verso l’aeroporto “strozzata” dal ponte della Scafa che funziona da collo di bottiglia ritardando quegli 11 Km in oltre mezz’ora di percorrenza.

Per non parlare della connessione ferroviaria Roma-Lido che presenta gravissime insofferenze, tagli del servizio ed assenza di un’alternativa notturna. Riteniamo che il Comune di Roma debba seriamente prendere atto del fatto che un Municipio che supera i 200.000 abitanti non possa essere tenuto “prigioniero in casa” e che fatti salvi i disagi quotidiani degli abitanti stessi, sia fortemente penalizzato nella crescita economica da una negligenza nel procedere che è ormai nota da troppi anni.

La RomaMare Assohotel sarebbe pronta qualora ci fossero degli investimenti, una volta ripristinata la legalità e il territorio potrà esprimere appieno le proprie potenzialità turistiche, a collaborare con qualsiasi catena alberghiera per ampliare una ricettività che però, pur contando solo sulle “limitate” risorse esistenti ancora non raggiunge il pieno: testimone la recente chiusura di due importanti strutture come l’ Hotel Satellite (riconvertito in appartamenti) e l’Hotel Airport.

Infine se è aumentato il dato delle presenze sul territorio è anche e sopratutto grazie alle politiche di prezzo e revenue management (offerte ai limiti del possibile per ampliare la ricettività) operate dagli albergatori che esistono, sono presenti e molto attivi nella promozione turistica del Lido di Roma.

Perché Ostia non attrae gli hotel di grandi dimensioni

La costruzione di una struttura ricettiva di grande capienza implica certamente degli investimenti economici di notevole spessore oltre che un importante impegno in termini di marketing e promozione da parte della catena alberghiera che espone in prima linea il marchio e la reputazione (spesso a livello internazionale) della compagnia; detto questo appare evidente che un territorio etichettato come “mafioso”, per buone che possano essere le potenzialità, non sarà tra le prime scelte.

Tuttavia una volta che la situazione di legalità sul territorio sarà ripristinata, l’appetibilità dello stesso sarà oltremodo rafforzata dalla certezza di investire in un ambiente risanato. Una buona fetta del business di un hotel di media o grande capienza si basa sui rapporti che la catena alberghiera costruisce con i tour operators nazionali ed internazionali e le compagnie di trasporti: questo garantisce l’afflusso pressoché continuo di ospiti (da varie parti del mondo e distribuito su tutta l’annualità) che costituisce la linfa che mantiene in vita una struttura, che di per se richiede degli alti costi di mantenimento.

Il Lido di Ostia pur essendo strategicamente favorevole, per la vicinanza con il centro storico di Roma, con l’aeroporto e con il porto crocieristico di Civitavecchia, pecca gravemente nei collegamenti come già menzionato per non parlare del trasporto pubblico che è costantemente sotto i riflettori per l’inaccettabile livello di inefficienza.

Considerando sempre il punto di vista turistico, i tour operators riescono a veicolare il pubblico costruendo dei pacchetti in base alle diverse preferenze: per il turismo culturale, il Lido di Ostia è forte della vicinanza con il centro storico di Roma e con il sito archeologico di Ostia Antica (che per quanto poco sviluppato, raccoglie molti consensi soprattutto dei turisti d’oltre Oceano). Tuttavia va tenuto in considerazione che la cultura è solamente uno di una moltitudine di interessi sui quali si costruisce il flusso turistico: il clima mite caratteristico di Roma, unito alla possibilità di godere del mare in tutti i suoi aspetti è una potente attrattiva per le popolazioni (soprattutto del Nord ed Est Europa) abituate temperature decisamente più rigide, per le quali anche l’Inverno romano più rigido è paragonabile ad una Primavera.

In questo aspetto il Lido di Ostia è paragonato ai concorrenti, soprattutto Francesi e Spagnoli, ed i tour operators risultano sorpresi se non sconvolti, per la difficoltà ed i costi di accesso alla risorsa che altrove è a libera disposizione per tutta la durata dell’anno! Il mare!”