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#ostia continua l’azione di contrasto della Polizia di Stato ai parcheggiatori abusivi sul litorale foto

Fermata una persona per tentata estorsione, a suo carico anche un ordine di carcerazione

Ostia continua l’azione di contrasto della Polizia di Stato ai parcheggiatori abusivi sul litorale

Il Faro on line – Continuano senza sosta i servizi effettuati dalla Polizia di Stato lungo il litorale di Ostia per contrastare la presenza dei parcheggiatori abusivi. Gli agenti del Commissariato Lido, diretto dalla dott.ssa Rossella Matarazzo, dall’inizio dell’estate stanno svolgendo una incisiva opera di controllo, comminando sanzioni e procedendo all’allontanamento degli abusivi, realizzando una vera e propria mappa delle presenze e dei luoghi. E proprio questa così profonda conoscenza del fenomeno ha permesso loro di rintracciare e sottoporre a fermo un uomo che, lungo la spiaggia di Castelporziano, pochi giorni prima aveva danneggiato l’auto di un giovane che si era rifiutato di pagare 5 euro per poter parcheggiare.

Il ragazzo, non avendo corrisposto il danaro richiesto, si era visto minacciare dal parcheggiatore di gravi ritorsioni sul mezzo. Poi, temendo che le minacce potessero essere effettivamente messe in pratica, il giovane si era nascosto tra le dune, avendo così modo di vedere il parcheggiatore chinarsi e tagliare con un coltello due ruote della sua autovettura, allontanandosi subito dopo dal posto a bordo di una bicicletta.

La vittima del danneggiamento si è recato pertanto presso gli uffici del Commissariato, denunciando l’accaduto. Gli investigatori, sulla base delle descrizioni fornite loro, hanno subito ritenuto potesse trattarsi di una loro vecchia conoscenza. Sono iniziate pertanto le ricerche del sospettato, che però nel frattempo si era reso irreperibile.

Solo dopo prolungati servizi di controllo ed appostamenti, gli investigatori lo hanno rintracciato in una tenda montata, abusivamente, sulla spiaggia. L’uomo, condotto in Commissariato, è stato riconosciuto senza alcun dubbio dalla vittima e per questo sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Nel corso delle indagini, a suo carico è emerso anche un ordine di carcerazione per un cumulo pene per reati contro il patrimonio, con una pena da scontare di due anni e due mesi. Per A.A.C., italiano di 36 anni, pertanto, si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.