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#parigi, sarà smantellata la ‘jungla di Calais’ rifugio dei #migranti

2 settembre 2016 | 23:16
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#parigi, sarà smantellata la ‘jungla di Calais’ rifugio dei #migranti

Più agenti per la sicurezza, 8000 nuovi posti in centri accoglienza

Il Faro on line – La ‘giungla’ di Calais, l’ampia area verde ai margini della città in cui sono accampati migliaia di migranti, sarà smantellata, e lo Stato francese creerà nuovi posti in centri d’accoglienza e campi rifugiati entro la fine di quest’anno. Sono le pesanti promesse fatte dal ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve durante la sua visita, l’ottava in poco più di due anni, nella città diventata il simbolo della crisi dei profughi in Francia.

“Abbiamo già smantellato la zona sud” dell’enorme accampamento nella ‘giungla’, spiega il ministro in un’intervista al quotidiano locale Le Nord Littoral, “e abbiamo cominciato in quella nord. La mia intenzione è di andare avanti con la più grande determinazione. Deve essere fatto a tappe, cominciando dal creare posti di accoglienza in Francia per disintasare Calais”. Una promessa che, secondo quanto riferito dal sindaco della città Natacha Bouchard, è stata ripetuta durante una riunione con i rappresentanti degli enti locali, parlando addirittura di sgombero in una sola tappa.

“E’ un sollievo – ha aggiunto Bouchard – perché siamo nella sofferenza totale”. I tempi dell’operazione restano ancora da definire, precisano le autorità, anche perché resta il nodo dell’autorizzazione da parte della giustizia a demolire i numerosi negozi e tavole calde improvvisate sorti negli ultimi mesi tra tende e baracche. A metà agosto, il tribunale amministrativo regionale ha detto no, e ora si attende l’esito del ricorso al Consiglio di Stato.

Parallelamente allo sgombero, ha detto ancora Cazeneuve, sarà portata avanti “la creazione da qui alla fine dell’anno di 2000 nuovi posti in centri di accoglienza e orientamento e di 6000 posti in centri per richiedenti asilo”, a cui si dovrebbero aggiungere fino a 5000 nuovi posti alloggio nel 2017. Ci saranno poi interventi sul fronte della sicurezza, con l’invio a Calais di quasi 200 agenti delle forze dell’ordine in più, 54 della polizia di frontiera e 140 delle unità antisommossa, che si aggiungeranno ai circa 1900 già presenti.

In attesa che le promesse si concretizzino, autotrasportatori, lavoratori del porto e semplici cittadini si preparano a manifestare lunedì, per chiedere più sorveglianza sulle strade che portano alla città e all’imbocco del tunnel sotto la Manica. Una sfilata di tir a passo d’uomo, sui tratti d’autostrada che collegano a Calais le due vicine città di Dunkerque e Boulogne-sur-Mer, e una catena umana intorno allo stadio cittadino cercheranno di attrarre l’attenzione su una situazione che si fa giorno per giorno sempre più tesa.