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#fukushima, la gente non si fida, pochi rientri in casa

5 settembre 2016 | 08:59
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#fukushima, la gente non si fida, pochi rientri in casa
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A distanza di un anno dalla revoca dell’ordine di evacuazione dalla città di Naraha solo il 10% delle persone ha fatto ritorno alle proprie case

#fukushima, la gente non si fida, pochi rientri in casa

Il Faro on line – A distanza di un anno dalla revoca dell’ordine di evacuazione dalla città di Naraha, il primo centro urbano al confine dei 20 km nella zona di sgombero attorno alla centrale nucleare di Fukushima, solo il 10% delle persone ha fatto ritorno alle proprie abitazioni. Secondo i dati della municipalità, dei 7.300 abitanti censiti solo 681 hanno preso possesso delle loro case. Un numero ancora più limitato ha iniziato attività agricole rispetto ad un quarto della popolazione che prima dell’incidente lavorava la terra.

Attualmente la coltivazione nelle risaie avviene solo in circa 20 ettari del territorio, una percentuale equivalente al 5% dell’intera area prima del disastro ambientale. In base alle rilevazioni dell’Agenzia per la ricostruzione, poco più dell’8% dei 2.000 nuclei familiari ha dichiarato che intende ritornare nei luoghi di origine, mentre il 35% della popolazione ha indicato che farà ritorno solo se determinate condizioni verranno rispettate.

All’indomani dell’incidente nucleare di Fukushima che seguì lo tsunami, nel marzo 2011, il governo di Tokyo impose alla popolazione lo sfollamento entro un raggio di 20 chilometri dalla centrale di Fukushima Dai-chi. Naraha fu la prima delle 7 municipalità dove la cittadinanza fu costretta ad evacuare a causa delle radiazioni.