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#elezioniUsa, al via lo sprint Clinton-Trump, è scontro sull’immigrazione

6 settembre 2016 | 09:52
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#elezioniUsa, al via lo sprint Clinton-Trump, è scontro sull’immigrazione

Elezioni Presidenziali Usa, Entrambi scelgono di partire dopo la campagna estiva da uno degli stati-chiave per la vittoria: l’Ohio

Il Faro on line – Partito lo sprint per la Casa Bianca tra Hillary Clinton e Donald Trump. Quando mancano 63 giorni alle elezioni presidenziali dell’8 novembre il Labor Day ha dato il via al rush finale tra i candidati alla presidenza. E lo scontro è ancora una volta sull’immigrazione. Entrambi scelgono di partire dopo la campagna estiva da uno degli stati-chiave per la vittoria: l’Ohio, con i due che per poco non si incrociano sulla pista del Cleveland Hopkins International Airport. E con la Clinton che per la prima volta vola su un jet privato subito ribattezzato ‘Hill Force One’. Niente a che vedere con il vero Air Force One attualmente usato da Barack Obama o col lussuoso Boeing 757 di Donald Trump, quello di Hillary è un ‘vecchio’ Boeing 737 di 14 anni che ha già volato per diverse compagnie aeree, tra cui l’Air Berlin. All’esterno la scritta con lo slogan della campagna di Hillary: ‘Stronger Together’, più forti insieme.

Scaramucce

“Sull’immigrazione non escludo nulla”, ha affermato Trump, facendo marcia indietro rispetto ad alcuni giorni fa quando – intervenendo dopo il suo incontro col presidente messicano – sembrava aver aperto al riconoscimento di uno status legale per i migranti senza documenti che resteranno sul territorio degli Stati Uniti. “Vedremo in futuro”, ha tagliato corto Trump, lasciando che lo spettro delle deportazioni di massa torni ad aleggiare sulla campagna elettorale. Pronta la replica di Hillary Clinton: “Come previsto nessuna novità per quel che riguarda le posizioni di Donald Trump”, ha commentato l’ex first lady, sottolineando come i responsabili della campagna del tycoon stiano tentando invano di dare un’immagine nuova e diversa del candidato repubblicano.

Rush finale

“Quello che Trump ha detto fin dal primo giorno è coerente e porta alla deportazione forzata di 16 milioni di persone“. Per la candidata democratica sono scesi in campo anche il marito Bill Clinton, intervenuto a Detroit, in Michigan, e il vicepresidente Joe Biden a Pittsburgh, in Pennsylvania. E per la prima volta in un comizio è intervenuto a favore della sua ex avversaria nelle primarie democratiche il senatore Bernie Sanders, a Manchester, in New Hampshire. Tutti mobilitati insomma per quelli che saranno i due mesi “piu’ lunghi” nel corso dei quali si assisterà anche ai dibattiti tv tra i candidati alla presidenza e tra quelli alla vicepresidenza, il democratico Tim Kaine e il democratico Mike Pense.