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#fiumicino, il mistero del cartello sparito

14 settembre 2016 | 08:00
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#fiumicino, il mistero del cartello sparito

Lavori pubblici in carico alla Regione, non si capisce più nulla. Tolte dopo 24 ore le indicazioni per la strada argine a Passo della Sentinella

Fiumicino, il mistero del cartello sparito

Il Faro on line –  Come si suol dire, a volte la toppa è peggio del buco. Se è vero che l’apposizione del cartello di lavori pubblici per l’argine antiesondazione ha messo in allarme un intero quartiere, che rischia la delocalizzazione, è altrettanto vero che l’improvvisa sparizione dello stesso a 24 ore dall’apposizione non ha tranquillizzato nessuno, anzi ha creato maggiore confusione.

Ci riferiamo al cartello piazzato lunedì in tarda mattinata, su due pali di legno. Fiumara Grande da tempo aspetta il blitz di chi, sulla scorta della decisione regionale, arriverà a costruire quella strada argine che potrebbe significare la morte – e non in senso lato – della zona. L’arginatura costituirebbe una barriera che lascerebbe Passo della Sentinella chiusa tra mare, fiume e muro; la logica conseguenza sarebbe la delocalizzazione, che in termini meno raffinati si chiama sgombero. Esattamente ciò contro cui da anni stanno combattendo i residenti della zona. Ora quel cartello non c’è più, e dunque non ci saranno neanche più i lavori di “sminamento” di cui parlava.

E allora? Vuol dire che nella zona ci potrebbero essere bombe pronte ad esplodere? Nessuno lo sa, perché siamo in mancanza assoluta di informazioni. E se gli abitanti di Passo della Sentinella sono sconcertati, lo sono anche quelli dell’Isola Sacra, che aspettano la strada argine per vedere sbloccato l’iter di edificabilità sui propri terreni.

Insomma, un guazzabuglio, nato da cartelli pubblici, non da iniziative private. Nessuna nota ufficiale da parte della Regione, però, nessuna indicazione ufficiale da parte del Comune. Prima ci si poteva basare sul cartello lavori, per ipotizzare cosa stesse accadendo, ora neanche più quello. Non è questo il modo di trattare un territorio né i suoi cittadini. Un po’ di chiarezza in più dovrebbe essere non solo un diritto, ma un dovere.