#fiumicino, Aranova: niente opere strategiche. Il bilancio di 3 anni con Montino fatto dal Comitato di Zona

26 settembre 2016 | 08:00
Share0
#fiumicino, Aranova: niente opere strategiche. Il bilancio di 3 anni con Montino fatto dal Comitato di Zona

Dei sette punti fondamentali segnalati nemmeno uno è stato risolto. Bene invece l’ordinaria amministrazione: illuminazione, strade e anziani

#fiumicino, Aranova: niente opere strategiche. Il bilancio di 3 anni con Montino fatto dal Comitato di Zona

Il Faro on line – Si articola in ben 26 punti il bilancio che il Comitato di Zona di Aranova presenta al sindaco Montino dopo tre anni di amministrazione. 26 punti nei quali vengono tracciate le linee essenziali di quello che è stato fatto e di quello che resta da fare, delle proposte, delle soluzioni e della problematiche che ancora affliggono questa frazione del Comune che con i suoi 10.000 abitanti (circa il 12 % del totale del Comune) non può certo essere considerata una zona periferica, né tantomeno un territorio da trascurare.

Gli abitanti di Aranova, infatti, sanno bene cosa vogliono e sono determinati ad ottenerlo, amano la loro terra e vogliono trasformarla in un posto accogliente, pulito, con servizi ed infrastrutture adeguate. Ecco il perché dei numerosi incontri tra Comitato, Sindaco e Assessori e delle richieste avanzate in questi anni all’attuale Amministrazione, richieste che vanno a toccare tutti i punti nevralgici di questa zona e coprono ogni aspetto della vita quotidiana dei residenti, dalla sistemazione urbanistica alla raccolta differenziata, dalla sicurezza stradale alla sistemazione idrogeologica del territorio.

Ogni singolo settore riceve la giusta attenzione, nulla è stato trascurato dai residenti: si comincia dalle opere più importanti, dagli interventi infrastrutturali diventati indispensabili per un centro civico che prevede, in un futuro ormai prossimo, il raddoppio dei residenti, per arrivare alle necessità spicciole della vita quotidiana, come la mancanza di un parcheggio per la scuola elementare e di uno di scambio sulla via Aurelia, di fronte a Largo Goni; l’utile prolungamento della linea 023 dell’Atac, dal ponte dell’Arrone fino alla scuola, e la relativa manutenzione delle fermate degli autobus, che avrebbero bisogno di tabelle orarie decisamente più leggibili; e, ancora, marciapiedi da sistemare, sicurezza stradale, recupero ambientale e perfino un Museo archeologico fotografico (dover fare almeno memoria dei numerosi reperti esistenti ad Aranova) figurano nel lungo elenco presentato dal Comitato di zona, che nel tirare le somme di quanto fatto e di quanto resta ancora da fare, è costretto purtroppo a tracciare un bilancio – per ora – negativo dell’attività svolta dall’Amministrazione.

“Tentando una concisa sintesi di quanto fatto dal Comune per Aranova negli ultimi tre anni – affermano i membri del Comitato – si può dire che nulla è stato realizzato riguardo alle opere strategiche, relative ai 7 interventi infrastrutturali sostenuti dal Cdz: complanari della Via Aurelia, piazza e centro civico, nuova scuola materna, marciapiedi di via M. Rosi, trasporto pubblico locale, alternative stradali a via M. Rosi”.
“Qualcosa invece – continua il Cdz – è stato realizzato nel settore delle opere di ordinaria amministrazione, per le quali si possono elencare (salvo errori ed omissioni): i dieci pali di illuminazione su Via Austis, la ripavimentazione stradale di Via M. Rosi, Via Triei e Via L. Russo, la rimozione di infissi e di un auto abbandonata su via L. Russo; un locale messo a disposizione per il Centro Anziani, lo sgombro di un manufatto dell’Italgas e lo spostamento di un lampione sul marciapiede iniziale di Via M. Rosi”.

Ma, nonostante molto resti da fare, i residenti di Aranova rimangono comunque fiduciosi per il futuro: “Quanto fatto finora non è proprio un granché per un abitato di 10.000 abitanti, ma chissà che l’Amministrazione Montino non sappia giocare di rimessa e con un colpo di coda riesca a ribaltare la situazione?!”

Nel dettaglio alcuni punti del bilancio:

Tpl: tutto da rifare.
L’annullamento del bando del Tpl ha bloccato l’entrata in azione del Piano di riordino studiato dal CdZ e già posto all’attenzione dell’Assessore Galluzzo, comprendente l’intensificazione del servizio di autobus sulla linea «di forza» Fiumicino-Stazione di Maccarese-Stazione di Palidoro (passante sulla Via Aurelia), la costituzione del servizio locale di Aranova con navette minibus circolari e l’ampliamento del servizio interno alle zone di Via Elini, del Consorzio del Sorbo e di Via Fraccaroli.

Un mercato senza dimora.
Il mercato settimanale cerca una sede stabile: la soluzione iniziale, con lo spostamento dalla zona di Ponte Arrone al piazzale con parcheggio in prossimità dell’incrocio tra via Siliqua e via Austis, dopo circa 6 mesi non è stata più utilizzata dai venditori ambulanti, che hanno richiesto un ulteriore spostamento presso il parcheggio del Centro commerciale «La Tartaruga» in via M. Rosi. Anche quest’ultima ipotesi sembra essere fallita. E’ necessario individuare azioni collaterali atte a riportare il mercato settimanale nella posizione precedente, urbanisticamente la più adatta.

Viabilità per via M. Rosi.
Per decongestionare via Michele Rosi sono indispensabili due interventi, finalizzati ad avviare la costruzione di itinerari alternativi: uno meridionale per il traffico da e per Roma e l’altro settentrionale per il traffico da e per Torrimpietra. Nel primo caso, si tratta di 250 m di collegamento stradale tra la viabilità del Consorzio Spadolino e via L. Russo, mentre nell’altro si tratta di 700 m di strada da via Palau in Valle Coppa fino a via M. Rosi verso la via Crescini. Tutto ciò previo lo sblocco dell’edificazione per i lotti B4A.

Allagamenti a via Siliqua.
La sistemazione idrogeologica di via Siliqua potrebbe finalmente evitare gli allagamenti delle rispettive abitazioni: questo intervento è da molto tempo tra le opere previste nei programmi triennali comunali, tant’è che negli ultimi tre anni ad esso è stata associata anche la previsione di analoghi interventi per le strade a monte, via Cuglieri e via Austis. Occorre inoltre intervenire in modo globale per garantire anche il regolare deflusso delle acque piovane a valle, verso il Rio Maggiore.