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Old Stars Ostia, si apre la nuova stagione agonistica. Le medaglie e la crescita dei giovani. Gli obiettivi del 2017

28 settembre 2016 | 08:00
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Old Stars Ostia, si apre la nuova stagione agonistica. Le medaglie e la crescita dei giovani. Gli obiettivi del 2017

Il problema delle piste a Roma e il desiderio di veder crescere l’atletica, in un nuovo e promettente anno sportivo

Old Stars Ostia, si apre la nuova stagione agonistica. Le medaglie e la crescita dei giovani. Gli obiettivi del 2017

Il Faro on line – Un giorno pieno di passione sportiva. E’ stato questo, il 24 settembre scorso, per l’Old Stars Ostia, del X° Municipio. Dopo la pausa estiva, tutti gli atleti, insieme al Presidente Ferdinando Colloca, si sono ritrovati, per nuova stagione agonistica, piena di aspettative, dopo le grandi vittorie ottenute, nell’anno 2016.

IL LUOGO DEL CUORE. LA PINETA DI CASTEL FUSANO

Una giornata divisa in due parti. Nel pomeriggio, foto di gruppo tutti insieme alla pineta di Castel Fusano di Ostia. Un luogo pieno di energia e significato, per chi ama correre, su strada, come sulla pista. Accanto alla bacheche delle società sportive, anche la Oso ha lasciato il segno ed il raduno in questo posto speciale, ha aperto le porte, all’anno sportivo 2016/2017. Con l’augurio che possa essere ricco, come il precedente. Numerose medaglie sono arrivate dalla categoria dei master. Soprattutto, dai Campionati Italiani su pista, dai Regionali di Cross e soprattutto, dagli Europei Indoor di Ancona. Titoli, podi e medaglie hanno brillato sul collo dei campioni lidensi, come i tanti primati conquistati. Ed ancora, la voglia di vincere è immutata, nei loro cuori, come il desiderio di veder crescere l’amata atletica leggera, nel mondo.

IL PROBLEMA DEI RUNNERS. LA MANCANZA DI PISTE ADEGUATE A ROMA

Il desiderio di potersi allenare e correre su piste adeguate, a Roma, è un pensiero che accompagna tutti i tesserati. Un problema importante, per tutte le società romane. Il sogno di Roma 2024 poteva essere una buona occasione. Sperano tuttavia, gli atleti della Oso che i progetti promessi, si realizzino al più presto. Soprattutto, per i giovani che si avvicinano a questa disciplina, regina dei Giochi.

LA SERATA AL MARINA DEL REY

Lo hanno dichiarato alcuni di loro, a cena, al Ristorante Marina del Rey, sul lungomare di Fiumicino, dove, dopo il raduno sportivo, si è svolta la seconda parte dell’evento, quella della festa. In questa occasione, Il Faro on line ha sentito impressioni e speranze.

Ferdinando Colloca, Presidente ed atleta della Old Stars Ostia. Ex atleta Fiamme Gialle :

“Questo è un ritorno, dopo le vacanze. Ci siamo goduti le Olimpiadi di Rio, anche se l’atletica è andata malissimo. Siamo dispiaciuti. La Oso non è una società militare e come tante altre in Italia, lavora con la base e fa sacrifici. Ci siamo allora rivisti, per stabilire vecchi contatti, studiare progettualità e per capire, cosa accadrà il 6 novembre, all’elezione del nuovo presidente della Fidal. Scegliere chi sarà, insieme al nuovo consiglio. Vogliamo sviluppare sul territorio del X° Municipio, un progetto sui giovani. Vorremmo farli tornare sulle piste. Con molta delusione abbiamo accolto il no della Raggi alla candidatura di Roma 2024. Possiamo sicuramente comprendere, le “giustificazioni date”, tuttavia, non capiamo il perché, alcuni mesi fa ad Ostia – sottolinea, con particolare trasporto – sia stata inaugurata una pista completamente nuova allo Stadio Giannattasio ed ancora oggi, non omologata. C’era già, la Sindaca Raggi. Hanno tagliato il nastro, i vertici del Coni, con il vicesindaco Frongia, ma ancora, non è agibile. Chi vuole fare atletica leggera ad Ostia, non può farlo. Se il Sindaco ha dichiarato che ama lo sport e vuole svilupparlo, noi della Oso lo esortiamo certamente, a mettere in pratica le sue parole, cominciando dal Pasquale Giannattasio”.

Tony Eusebi, atleta della Old Stars Ostia:

“Quando ci si ritrova, è sempre motivo di grande gioia. Divertimento e condivisione – spiega poi, quale sia stata la sua esperienza più bella, con la Oso – è stata la staffetta di Arezzo. Agli Italiani Master, 4×400. Abbiamo vinto l’argento, negli M45. Abbiamo fatto una grande prestazione – anche per lui, la necessità di piste agibili, è fondamentale – ho un gruppo di allenamento all’Acquacetosa e il problema più grande, è la fatiscenza della pista. Deteriorata. Non è bello. A Caracalla è stata ristrutturata. Allo Stadio dei Marmi e a Farnesina, c’è una buona pista. Sono tre anni almeno, che aspettiamo le ristrutturazioni. Ci organizziamo ogni volta, per correre, aspettando che questi progetti vengano realizzati. Puntualmente, non accade. Spero che avvenga presto, soprattutto per le giovani generazioni. Spero prestissimo, che tutto si risolva”.

Alessandro Di Priamo, oro e argento ai Mondiali Master di Budapest:

“Per noi, lo stare tutti insieme, è un evento. E’ sempre bello, vedersi. Soprattutto, per cominciare a parlare, di ciò che accadrà la prossima stagione. Programmare le gare. E’ sempre importante, anche la competizione – descrivendo il movimento dell’atletica leggera master, spiega – il livello della categoria in Italia, si è alzato. Anche a livello mondiale. I risultati sono eccellenti e l’Italia si è comportata sempre bene, a livello internazionale. Noi stessi abbiamo guadagnato medaglie, sia agli Europei che ai Mondiali. E’ un movimento molto attivo e presente”. Ecco allora, che arriva dal cuore, un ricordo speciale: “La medaglia d’oro ai Mondiali di mezza maratona a Budapest. Nel 2014. Ho condiviso questa avventura, con il Presidente Ferdinando Colloca. Oltre al titolo, arrivò anche l’argento, per un solo secondo in meno. Brucia ancora dentro. Tuttavia, il ricordo è ugualmente, piacevole”. E come sarà per Di Priamo, la nuova stagione? Prima di tutto, bisogna recuperare un malanno fisico:“Mi auguro di guarire. Sto fermo da 4 mesi, per un infortunio. Bisogna ritrovare, prima la salute. Di fronte a noi, c’è la preparazione invernale e spero di ricominciare a correre, con assiduità. Ci saranno molte competizioni importanti a cui partecipare, come gli Europei”.

Salvatore Nicosia, ex atleta Fiamme Gialle ed atleta della Oso:

“Da un anno circa, non frequento le piste. Ritrovo con piacere, i miei compagni. Sono contento. Si apre la stagione 2017 ed essere con loro, mi da la carica. Probabilmente, lo sarà anche agonisticamente. Ho avuto un intervento al ginocchio e ho ancora, voglia di correre. Vorrei dedicarmi, alle gare corte. Sono più intense, ma vorrei farle. E’ un obiettivo che mi piacerebbe raggiungere”. Nicosia descrive quali siano attualmente, le necessità dell’atletica leggera: “Sono le strutture, le esigenze più importanti. In special modo, per i ragazzi. Hanno bisogno di essere seguiti da persone preparate e di avere spazi idonei, dove praticare l’atletica. Farli crescere, per poi portarli a vincere medaglie, come nel passato, sarebbe importante”. E’ consapevole, di questo, Salvatore. Lui stesso è stato un grande protagonista della disciplina ed il suo passato da campione mondiale alleFiamme Gialle, ancora vive: “I migliori risultati li ho ottenuti in gialloverde. Coppa del Mondo e Mondiali Militari, nel 1986. Vincere quest’ultimi, ad Ostia, è stata una grande gioia. La prima edizione in Italia. Sono arrivato primo, sia sui 10mila che nella Maratona. In seguito, ho partecipato alla Coppa del Mondo a Seoul, nel 1987. L’Italia vinse il titolo a squadre. Io ne facevo parte, insieme a Osvaldo Faustini e Salvatore Bettiol. Ho un bellissimo ricordo. Abbiamo corso, su una pista, dove si sarebbero fatte le Olimpiadi. Non ci sono stato, però la gioia di correrci sopra e vincere, è stata immensa. Mi è rimasto nel cuore. Anche con la Oso, ho vissuto tantissime emozioni, in tutte le competizioni a cui ho partecipato. Straordinari risultati e ricordi”.

Foto : Old Stars Ostia