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Randori Day. Sport e solidarietà al Pala Pellicone, insieme ai campioni olimpici del judo

3 ottobre 2016 | 08:00
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Randori Day. Sport e solidarietà al Pala Pellicone, insieme ai campioni olimpici del judo

Entusiasmo dei piccoli judoka per i campioni di Rio. Raccolti 4700 euro per il Comune di Amatrice

Randori Day. Sport e solidarietà al Pala Pellicone, insieme ai campioni olimpici del judo

IlFaro on line – Una grande festa, al Pala Pellicone di Ostia Lido, lo scorso 1 ottobre. E’ sceso il judo olimpico, sui tatami allestiti, sotto le luci del palazzetto lidense. L’occasione però, non è stata una gara sportiva, ma il rendere omaggio, a chi un paio di mesi prima, in nome del judo tricolore, ha vestito judogi e cintura con il vessillo dell’Italia, per difenderne i valori a Rio.

IL JUDO OLIMPICO, PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA
Ed in nome di quei principi, lo sport ha teso una mano sincera e affettuosa alle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia, del 24 agosto. La vendita delle tante magliette, messe in palio negli stand interni al Pala Pellicone, è servita ad alleviare il dolore di chi, a causa del terremoto, ha perso tutto. Sport e solidarietà, dunque. Ed il ricavato, di 4700 euro è stato consegnato al Vice Presidente dell’Associazione “Laga Insieme Onlus” di Amatrice, presente alla manifestazione. Molto toccante, è stato il momento, in cui, sia il pubblico che gli atleti, hanno reso un rispettoso saluto, alle vittime del terremoto. Il “Rei” marziale ha costruito un ponte simbolico, tra i valori delle arti marziali e quelli della vita. In questo modo, è cominciato il Randori Day: “Grazie alla vostra generosità, abbiamo raccolto i fondi che doniamo con profondo affetto, al territorio di Amatrice, attraverso la Onlus Laga Insieme – ha detto il Segretario Generale della Fijlkam, Massimiliano Benucci, al margine della prima parte della manifestazione, proseguendo – ringrazio tutti voi, che avete voluto essere qui, ad esprimere vicinanza a chi si trova in difficoltà. Ringrazio il Comitato Ragionale del Lazio per il grande lavoro organizzativo svolto”.

LA SFILATA, I FILMATI DEI LUOGHI DEL SISMA E LA PREMIAZIONE A BASILE DEL PRESIDENTE FALCONE
La manifestazione è stata aperta dalla sfilata delle bandiere federali, accompagnata dai filmati, di presentazione degli atleti di Rio, insieme a quello esplicativo, dei luoghi feriti dal terremoto. Sono state chiamate poi, una ad una, tutte le società partecipanti, che hanno risposto con forte entusiasmo, all’appello dei presentatori. Il Presidente della Fijlkam, Domenico Falcone ha premiato, in mezzo alla folla dei piccoli judoka, il campione olimpico di Rio 2016, Fabio Basile, presente con gli altri grandi campioni del judo tricolore olimpico. L’atleta del Centro Sportivo Esercito ha festeggiato con tutti, la sua medaglia d’oro, numero 200, della storia azzurra alle Olimpiadi.

I CAMPIONI DI RIO E DEL JUDO ITALIANO, INSIEME AI BAMBINI SUL TATAMI
Anche tante sono state le emozioni, per gli atleti protagonisti. E tutti insieme, hanno condiviso il loro judo olimpico, insieme ai piccoli judoka, accompagnati dai loro maestri. Tante allora, le società sportive che hanno riempito alla festa. A gruppi numerosi, intorno ai tatami allestiti, hanno accolto, applaudito e praticato la loro disciplina sportiva, insieme al campione olimpico, Fabio Basile, la vice campionessa a Cinque Cerchi, Odette Giuffrida, insieme a Valentina Moscatt e Matteo Marconcini. Ospiti del Randori Day, anche i grandi judoka della storia della Fijlkam. Tra di essi, anche Rosalba Forciniti, bronzo a Londra 2012, al campione mondiale militare e vice campione europeo, Antonio Ciano e la campionessa olimpica di Pechino 2008, Giulia Quintavalle. Con loro, anche i tecnici che hanno accompagnato la nazionale azzurra a Rio, Dario Romano e Paolo Bianchessi. Tutti sul tatami, con i bambini e i doji provenienti da tutto il Paese.

FOTO, AUTOGRAFI E TANTO ENTUSIASMO
Dopo essersi confrontati simpaticamente, con tutti i piccoli atleti presenti alla manifestazione, sui 5 tatami allestiti sul parquet del Pala Pellicone, i campioni di Rio 2016 hanno posato per foto e firmato tantissimi autografi, per coloro che in moltissimi, hanno richiesto un loro particolare ricordo. E la gioia dei bambini e dei ragazzi, judoka del presente e probabilmente, futuri protagonisti alle Olimpiadi, come i loro beniamini del 2016, è stata infinita.

In occasione di questa manifestazione, Il Faro on line ha sentito alcuni dei protagonisti di Rio 2016, presenti. Queste, sono state le loro parole:

Matteo Marconcini, oro agli European Open di Praga. Quinto classificato a Rio, categoria 81 kg:
“E’ stata una bellissima esperienza. Già arrivare a disputare una Olimpiade, è qualcosa di straordinario. Soprattutto, viverla da protagonista. Fare sei incontri e metterci del tuo, è unico. Non tutti lo possono fare. Sono stato fortunato. Ho dato tutto me stesso. Purtroppo, alla fine, non mi reggevano più le forze. Ho provato a dare “più del tutto” e non è bastato. Arrivare tuttavia, ai piedi del podio è stato un risultato bellissimo, anche perché davanti a me e saliti sul podio, c’erano mostri sacri, della mia categoria. Essermi confrontato con loro ed essere a quel livello, è stata un’emozione incredibile. Ho avuto un po’ di riposo, subito dopo, l’Olimpiade. Adesso, mi metterò già a lavoro. Ad inizio dicembre combatterò ai Mondiali Militari. La prima gara, post Giochi. Personalmente, mi piacerebbe molto arrivare alla prossima edizione di Tokyo. Ci proverò”.

Odette Giuffrida, vice campionessa olimpica 2016, categoria 52 kg:
“Sicuramente è stata un’emozione incredibile. Ancora, probabilmente, non ho realizzato bene. E’ stata la mia prima Olimpiade e spero non sia l’ultima. Sogno, altre medaglie, molto importanti. Resta un po’ il rammarico perché ho certamente combattuto per l’oro. Comunque, l’argento resta una medaglia importante”.

Valentina Moscatt, oro ai Pan American Open di Buenos Aires 2016. Protagonista a Rio. Categoria 48 kg:
“Un’emozione bellissima ed emozione indescrivibile. Non sono andata a medaglia, ma ho festeggiato tanto, con i miei compagni. Di questa Olimpiade, mi porto dentro l’immagine del mio ingresso sul tatami. E’ stata una cosa incredibile”.