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Cronaca Locale
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#fiumicino, bollone rosso, Russo D’Auria: “E dov’è che avrei sbagliato?”

4 ottobre 2016 | 08:30
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#fiumicino, bollone rosso, Russo D’Auria: “E dov’è che avrei sbagliato?”
#fiumicino, bollone rosso, Russo D’Auria: “E dov’è che avrei sbagliato?”
#fiumicino, bollone rosso, Russo D’Auria: “E dov’è che avrei sbagliato?”

Il leader di Gil: “Troppe correnti e troppa arroganza in questa Amministrazione rovinano il buon lavoro che sta facendo il sindaco Montino”

#fiumicino, bollone rosso, Russo D’Auria: “E dov’è che avrei sbagliato?”

Il Faro on line – “Intercettare i malumori e le esigenze dei cittadini è la migliore medicina per far durare a lungo un’amministrazione, utilizzare l’arroganza è invece il modo migliore per non garantirle alcun futuro”. Mario Russo D’Auria risponde così agli attacchi arrivati dopo le sue segnalazioni e domande sul “bollone rosso” per la differenziata. “Sia chiaro che non ce l’ho col Sindaco, che è sempre in prima linea a metterci la faccia, ma con quella pletora di persone che lo difendono senza che nessuno lo abbia attaccato. A loro voglio dire: cosa c’era di inesatto in ciò che è stato segnalato? E’ vero che la gente si lamenta del bollone rosso? Sì. E’ vero che si temevano multe? Sì. Io che non mi fermo alle piazze di facebook per ricevere gli applausi dei supporter ma vado in mezzo alla gente queste domande le ho sentite mille volte, condite da dubbi, perplessità, paure”.

“Un’amministrazione sana deve stare dalla parte del cittadino, e non prendere d’aceto ogni volta che viene fatta una segnalazione. Piuttosto interrogarsi sul perché quel problema è nato.
Il sindaco è stato signorile nella risposta, come è suo costume. Altri no, e pretendono di dare lezioni a chi come me sono 70 anni che frequenta questa città e conosce ogni sasso. Io non mi muovo per fare carriera politica né per uno stipendio, ma perché credo nel servizio al cittadino. E allora diciamolo chiaramente: se ancora esistono tutti questi dubbi vuol dire che questo servizio non è stato fatto a dovere; se girano brochure che i cittadini reputano poco chiare, vuol dire che chi gestisce il settore poteva fare meglio; se ci sono esercizi commerciali senza mastelli vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Invece di difendere sempre anche l’indifendibile e arroccarsi su posizioni arroganti – perché questo è il problema – basterebbe scendere al livello della gente per capire. Non ci vuole tanto…”

Quanto alla delega, l’ho accettata nello spirito di servizio che anche in questo caso – anche se c’è chi proprio non lo capisce – ho espletato. Se il sindaco vuole e non ha più fiducia sa cosa fare, anche se non me lo auguro. Io, al contrario di altri, non lo blandisco davanti per poi cambiare atteggiamento dietro. La mia schiettezza è sinonimo di verità, e come ho sempre detto, piaccia o non piaccia, io ho un unico riferimento: i cittadini. Altri non saprei…”