Ambiente, Anitori (Ap): “No ai pennelli frangiflutti di #ostia, il Governo intervenga”

6 ottobre 2016 | 08:00
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Ambiente, Anitori (Ap): “No ai pennelli frangiflutti di #ostia, il Governo intervenga”

La Senatrice: “L’opera inciderebbe fortemente in una zona di alto pregio paesaggistico”

Ambiente, Anitori (Ap): “No ai pennelli frangiflutti di Ostia, il Governo intervenga”

Il Faro on line – “Evitare l’avvio di opere che potrebbero procurare un grave danno paesaggistico ed ambientale” come i pennelli frangiflutti sul litorale di levante di Ostia lido che la Regione Lazio intende realizzare. Lo chiede, con un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la senatrice di Area Popolare Ncd-Udc, Fabiola Anitori.

” Si tratta – spiega l’Anitori – di scogliere frangiflutti longitudinali, ciascuna della lunghezza di circa 200 metri, a forma di “T”, che per circa la metà del loro volume emergono dalla superficie dell’acqua”. “L’opera “interessa circa 4 chilometri di lido tra il canale dei Pescatori e la spiaggia di Castel Fusano” e, aggiunge la senatrice, “inciderebbe fortemente in una zona di alto pregio paesaggistico come quella delle spiagge di Castel Fusano e di Castel Porziano, storicamente apprezzate per il loro valore naturalistico e simbolo di uno scenario mediterraneo unico nel Lazio. D’altra parte, le barriere non sarebbero neppure una soluzione definitiva contro i fenomeni erosivi, in quanto rappresentano una tecnologia superata ed inefficace per arginare i flutti verso l’arenile”.

È ben conosciuto – prosegue l’Anitori – quali siano gli effetti sugli ambienti di spiaggia determinati dalla realizzazione di sistemi di difesa rigidi: alterazione o scomparsa di habitat con conseguenti ripercussioni sulla composizione (diversità, abbondanza e biomassa) e sulla struttura trofica dei popolamenti associati”. Per questo la senatrice di Ap chiede di sapere “se i Ministri in indirizzo abbiano attuato azioni concrete per evitare definitivamente l’avvio di opere che potrebbero procurare un grave danno paesaggistico ed ambientale in una zona di alto pregio ed a ridosso di aree protette; se abbiano posto in essere delle azioni volte a sollecitare la Regione Lazio a modificare o riformulare il progetto; se il Ministro dell’ambiente abbia verificato che sia stata effettuata un’adeguata valutazione di incidenza dell’opera”.