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Approvare il progetto di approdo a #ladispoli per entrare subito nel “Piano Regionale dei Porti”

11 ottobre 2016 | 08:02
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Approvare il progetto di approdo a #ladispoli per entrare subito nel “Piano Regionale dei Porti”

Negli ultimi dieci anni sono state attivate due Conferenze di servizi su diversi progetti

Approvare il progetto di approdo a #ladispoli per entrare subito nel “Piano Regionale dei Porti”

Il Faro on line – Da almeno tre decenni le Amministrazioni comunali di Ladispoli si sono impegnate perché alla nostra città fosse data la possibilità di realizzare un approdo turistico. Negli ultimi dieci anni sono state attivate due Conferenze di servizi su diversi progetti: uno nella parte nord del territorio comunale (zona via Roma) e uno alla foce del Vaccina.

Per il progetto nella zona nord di Ladispoli si è arrivati (come prevede la legge) fino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ma in quella sede la Conferenza dei servizi si è dovuta bloccare per il parere negativo della Regione guidata allora dalla presidente Polverini.
Il progetto alla foce del Vaccina presentato ben 9 anni fa, ha seguito tutto l’iter previsto dalla legge: sono state apportate modifiche in sede tecnica, è stato pubblicato perché fosse in competizione con possibili altre proposte, è stato sottoposto alla verifica della Autorità di Bacino che ha espresso parere positivo.
Approda ora, dopo 9 anni, al voto del Consiglio comunale, finalizzato all’inserimento nel Piano Regionale dei Porti ed alla seconda fase della progettualità.

Che Ladispoli abbia bisogno di un approdo è quasi ovvio: sarebbe finalmente una soluzione per i pescatori, per la sicurezza della navigazione, per la Capitaneria di Porto e di altre forze dell’ordine che vigilano sul mare.
Sarebbe una svolta per l’immagine turistica della città: se qualche forza politica ritiene che si stia andando “troppo veloci” significa che forse si sta facendo campagna elettorale.

O, ancora peggio, significa che vuole rallentare ancora una volta una decisione che può cambiare il volto della città. Lo ha già fatto la giunta Polverini una volta e non vorremmo che questa fosse la seconda. Ci sono forze economiche e politiche che ormai da decenni stanno facendo di tutto per bloccare il nostro territorio perché ne temono le potenzialità.