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Roma 2024, Malagò: “E’ da irresponsabili dire di no e rinunciare ai soldi del Cio”

13 ottobre 2016 | 08:00
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Roma 2024, Malagò: “E’ da irresponsabili dire di no e rinunciare ai soldi del Cio”

Ha risposto, uno ad uno, il Presidente del Coni, ai no indicati dalla Sindaca Raggi: “Come si può chiedere ad un atleta, di fermarsi al 30esimo km, della maratona?”

Roma 2024, Malagò: “E’ da irresponsabili dire di no e rinunciare ai soldi del Cio”

Il Faro on line – Dopo aver posto la rinuncia alla candidatura olimpica di Roma, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò ha risposto ai motivi di quel no. Lo ha fatto durante la conferenza stampa dell’11 ottobre, smentendo senza polemica e con garbo, come lui stesso ci tiene a sottolineare, la prima cittadina di Roma.

Nell’incontro con i giornalisti nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, lo scorso 28 settembre, Virginia Raggi aveva parlato di grandi opere e di colate di cemento su Roma. Aveva poi elencato le città estere che avevano fatto un passo indietro, dopo la loro personale candidatura, tra cui anche Boston, mai ufficialmente in corsa. E poi, la prima cittadina della Capitale aveva anche fatto riferimento ai tanti interessi passati, sorti dai Giochi del 1960, che i romani ancora stanno pagando. Ha elencato tutto, Giovanni Malagò e lo ha fatto per chiarezza. Questa parola è stata incisiva, in sede di apertura dei lavori, con gli intervenuti alla Sala d’Onore del Coni: “E’ necessario fare chiarezza, su questi no. Lo farò con garbo e stile. Ma anche, per doverosa precisazione”.

NO ALLE OLIMPIADI DEL MATTONE
“Mi dispiace, ma non è così. Sono previsti solo pochi impianti nuovi, su un totale di 36, che sarebbe stato tuttavia, possibile modificare, secondo l’indirizzo del Comune, che non ci è mai pervenuto”.

NO, PERCHE’ LE OLIMPIADI SONO DA SEMPRE, ASSEGNI IN BIANCO
“Mi dispiace, non è così. Grazie all’Agenda 2020 del Cio, non sono possibili raffronti con il passato. Lo abbiamo spiegato in tutti i modi, non c’è stato verso di ascoltare. Le Olimpiadi del 2024 verranno realizzate con le nuove indicazioni del Comitato Olimpico Internazionale, proprio per evitare gli errori del passato. Ad esempio, spese esagerate e progetti costosi a lungo termine, prevedendo anche impianti temporanei. Il Giochi 2024 non avrebbero solo interessato Roma, con benefici duraturi nelle periferie, ma sarebbero poi stato spalmati, anche nelle altre città d’Italia, con sindaci favorevoli, di tutte le forze politiche trasversali, del nostro Paese”.

BOSTON, AMBURGO, DUBAI E MADRID HANNO DETTO NO COME NOI
“Mi spiace. Una falsità assoluta. Non è così. Madrid si è candidata 3 o 4 volte. Le ultime volte, per 3 candidature consecutive. 2012, 2016 e 2020. Arrivando rispettivamente, terza, seconda e terza. Non ha mai ritirato la sua candidatura. Ha deciso, alla luce delle sconfitte precedenti, di non tentare per la quarta volta, consecutiva. Dubai non ha mai presentato, alcun progetto olimpico. Boston, in realtà, non è mai stata candidata dal Comitato Olimpico Americano. Ha ritirato la sua disponibilità a farlo, questo è vero, facendo in modo che potesse entrare in corsa, Los Angeles. La situazione di Amburgo era una candidatura convenzionale. In partenza, per una legge dello stato tedesco, è stato indetto un referendum, che non ha dato parere favorevole, in modo legittimo. Tutto il resto, sono mistificazioni assurde”.

IL 70% DEI ROMANI HA DETTO NO
“Anche questo, non è così. Mi spiace. Tutti hanno potuto riscontrare che, una grande parte dei romani era favorevole ai Giochi. Per i sondaggi commissionati da noi, dal Comitato Promotore e dal Comune non ce n’è stato uno, che ha dato parere diverso. Ci ha persino sorpresi, in positivo, quello di Codacons, che per natura, non ha mai regalato nulla. Risultato, 85% dei romani era favorevole”.

NO ALLE OLIMPIADI DELLO SPRECO
“Mi dispiace, ma non è così. La città di Roma non avrebbe pagato un centesimo, come chiaramente scritto nel dossier. Tutte le spese sarebbero state a carico del Cio e del Governo. Il 70% degli impianti interessati è già esistente. Sono esistenti. Il 24% sarebbe stato temporaneo. Solo il 6, invece, costruito. La gestione dei Giochi sarebbe stata realizzata da persone scelte dal Comune, bastava leggere attentamente il dossier, per sapere queste cose”.

NO, PERCHE’ ANCORA VIVIAMO DI DEBITI DELLE OLIMPIADI DEL 1960
“Mi dispiace, ma non è vero. Ho parlato con Silvia Scorzese, Commissaria al Debito Capitolino. Mi ha fatto pervenire una relazione, depositata nell’aprile scorso, alla Camera dei Deputati. Bastava chiedere, per ottenerla. Essa chiarisce che la cifra per gli espropri effettuati, ammonta a poche centinaia di migliaia di euro”.

IL DREAM TEAM DEI PERSI GIOCHI DEL 2024
“Se avessi incontrato la Raggi, le avrei assicurato di portare a Roma, i Giochi in modo lecito. Ecco perché avevo scelto le figure adatte a questo compito, per il Comitato Organizzatore. Nevio Alessandri, Renzo Piano ed il Gen. Enrico Cataldi”.

Dopo aver chiarito i punti messi sul tavolo, dalla Raggi, Malagò ha proseguito nel dichiarare che, è da irresponsabili negare un evento che avrebbe portato 1 miliardo e 700 milioni dal Cio e circa 4 miliardi invece, dal Governo: “Si sarebbero realizzate opere, di cui la città ha bisogno”. Tra di esse, anche le metropolitane e gli impianti sportivi, necessari soprattutto in periferia: “Con Roma 2024, avremmo potuto realizzare centri polivalenti e multidisciplinari, per sviluppare l’attività di base, che noi per Statuto non possiamo fare. Eravamo riusciti ad ottenere dal Cio, 100 milioni per redigere questi 15 impianti necessari. Un’occasione che si è persa. Mi auguro, ci sia un progetto alternativo”.