l'attacco |
Cronaca Locale
/

#latina, Calandrini: “Natale si avvicina, Coletta si allontana”

17 ottobre 2016 | 07:45
Share0
#latina, Calandrini: “Natale si avvicina, Coletta si allontana”

I commercianti del centro storico non riescono a farsi ricevere dal sindaco per parlare del loro progetto natalizio

#latina, Calandrini: “Natale si avvicina, Coletta si allontana”

Il Faro on line – “Sono con i commercianti del centro storico di Latina quando lamentano il silenzio del sindaco davanti alla richiesta di attivare piani di intervento in vista dell’ormai prossimo Natale. Sono con i commercianti che dal 29 agosto chiedono “udienza” al sindaco per ragionare su una opportunità di aggregazione per la città e non capiscono il “Coletta silente e sfuggente”. Il sindaco, dopo quasi 60 giorni non da loro risposte , ancora una volta l’amministrazione si chiude a riccio e ripresenta la sua autoreferenzialità. Noi, intendo la mia parte politica, non è stata esente da errori, ma certo bisogna fare di questi errori tesoro, e proprio per questo ritengo che le scelte per la città vadano condivise” – lo dichiara in una comunicato Nicola Calandrini, capogruppo Fratelli d’Italia-An per il comune di Latina.

Penso che i commercianti hanno avanzato l’idea di un percorso, ma che l’amministrazione comunale abbia paura ad affrontarli e con la paura non si governa. Programmare gli eventi del Natale, affrontare il nodo della Ztl senza pregiudiziali, mi sembra il modo migliore per ragionare, affrontando gli errori che ci sono stati, facendone tesoro, ma ripartendo avendo chiaro il percorso da intraprendere”.

“Il compito della politica, il compito di una amministrazione comunale, è quella di ascoltare tutti, anche quelli “antipatici”, di confrontarsi, di fare sintesi dei bisogni e delle richieste di ogni parte e poi di decidere.
I commercianti hanno legittimi interessi, ma anche lo stesso amore per la città che ci anima tutti.
Ascoltarli per noi che facciamo politica è un dovere, il silenzio una offesa. E la giunta Coletta persevera con la sua protervia chiusa all’interno delle sue stanze. E la Città è ferma…” – conclude Calandrini.