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Armi chimiche contro i peshmerga, che invece sono disarmati

23 ottobre 2016 | 12:15
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Armi chimiche contro i peshmerga, che invece sono disarmati

“Abbiamo bisogno di armi pesanti e munizioni. Soprattutto missili anti-tank”, dice Barzani.

Armi chimiche contro i peshmerga, che invece sono disarmati

Il Faro on line – “La guerra chimica è cominciata. Molti nostri soldati sono rimasti intossicati. I terroristi useranno tutte le loro armi a disposizione, anche le più sporche. Noi siamo pronti”. Lo afferma il generale dei peshmerga Sirwan Barzani in un’intervista alla Stampa in cui lancia un appello all’Occidente: “Abbiamo un decimo delle munizioni rispetto a quelle a disposizione dei terroristi. Parlate dei peshmerga come eroi, difensori della libertà contro gli islamisti, ma poi non ci date i mezzi per combattere. È come se ci aveste imposto le sanzioni”.

“Abbiamo bisogno di armi pesanti e munizioni. Soprattutto missili anti-tank“, dice Barzani. Mosul, sottolinea, “è una città di un milione e mezzo di abitanti, civili usati come scudi umani. Più ci avviciniamo al centro meno potremo contare sui raid. Per questo ci servono armi pesanti”.

“L’Isis tira in media 45-50 colpi di mortaio, per ogni bocca di fuoco, al giorno. Io posso autorizzarne 5. Le munizioni – spiega il generale – non ci arrivano per due motivi. Da tre anni Baghdad non ci invia i fondi che ci spettano, il 20% del budget federale, per rifornire le forze armate. Secondo non possiamo comprare armi direttamente. Dobbiamo passare per Baghdad”.

“Ringraziamo l’Europa per gli addestratori inviati. Soprattutto voi italiani. I vostri istruttori sono i migliori. Ma che serve addestrare i soldati – conclude – se poi hanno il fucile scarico? Siamo sottoposti a sanzioni, questa è la realtà”