Seguici su

Cerca nel sito

#Fiumicino, l’altra maratona, quella dei disagi. Cartelli lungo tutto il percorso: “Attenti alle buche, vi fate male!”

Proteste durante la manifestazione sportiva di domenica

#Fiumicino, l’altra maratona, quella dei disagi. Cartelli lungo tutto il percorso: “Attenti alle buche, vi fate male!”

Il Faro on line – I cittadini di Fiumara Grande hanno protestato civilmente durante lo svolgimento della Half Marathon di Fiumicino. Sono stati affissi dei cartelli lungo il percorso che ha attraversato il quartiere ed un gruppo spontaneo si è riunito ai margini della strada al passaggio degli atleti.
“Nessun boicottaggio della corsa. Alla fine ha vinto il buon senso. Anche se la gente è sempre più esasperata per il continuo stato di abbandono in cui versa questo quartiere”, dicono i residenti, riunitisi in Comitato spontaneo.

“Ormai da anni ci troviamo a combattere contro l’assoluta mancanza di manutenzione; per fare qualcosa gli abitanti si sono auto-organizzati e auto–tassati per creare canali di scolo per le acque piovane, dato che le strade con le piogge invernali diventano veri e propri acquitrini. Inoltre l’unica arteria asfaltata è lasciata assolutamente in totale stato di abbandono e le buche che si creano con l’usura e il maltempo sono pericolosissime sia per gli automobilisti che per i pedoni.
Fa indispettire ulteriormente – proseguono – che un giorno prima della gara podistica alcuni operai siano passati per mettere la classica ‘toppa’(che alle prime piogge svanirà) alle voragini più pericolose e quindi ci siamo sentiti presi in giro due volte. Trattati da sempre come cittadini di serie B, nonostante le tasse pagate al Comune di Fiumicino siano identiche a quelle di tutti gli altri abitanti, in cambio però: servizi e infrastrutture inesistenti”.

Cosa c’entrano gli atleti o la Half Marathon in questa disputa tutta interna tra voi, il Comune e la Regione? “Non abbiamo assolutamente nulla contro gli atleti o contro l’organizzazione della Half Marathon, tant’è che abbiamo deciso di non fare azioni eclatanti lasciando svolgere regolarmente la manifestazione, ma dobbiamo necessariamente sfruttare ogni occasione mediatica per far valere le nostre ragioni, prima di tornare nuovamente nell’oblio delle istituzioni”.
Questo è un quartiere – concludono – che sta cercando faticosamente una riqualificazione anche attraverso iniziative ed eventi culturali che si distinguano dalla protesta fine a se stessa, ma da soli non abbiamo la forza ed i mezzi necessari. Dal Comune o dalla Regione nessun segno se non le solite tiritere sulla ricollocazione che da vent’anni ci sentiamo ripetere. Una soluzione che, peraltro, la maggioranza delle famiglie che vive qui ha sempre rifiutato perché significherebbe la cancellazione di un borgo che è parte integrante nella storia della nostra città. Nel frattempo? Il nulla più assoluto”.