Sanita’, Aurigemma: “A novembre una rondine non puo’ fare primavera”

15 novembre 2016 | 12:05
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Sanita’, Aurigemma: “A novembre una rondine non puo’ fare primavera”

Il Consigliere: “Ci sono strutture di eccellenza come il Santa Lucia alla quale ancora non viene riconosciuto quanto dovuto”

Sanita’, Aurigemma: “A novembre una rondine non puo’ fare primavera”

Il Faro on line – “Siamo soddisfatti che la nostra richiesta di audizione in un consiglio straordinario sulla sanità, convocato per lunedi 14 novembre, abbia rappresentato uno stimolo per  Zingaretti per provare a porre rimedio ai suoi disastri commessi nel settore. Infatti questa mattina il Presidente ha pensato bene di cercare dei palliativi da portare nella discussione in aula consiliare alla Pisana sull’annoso problema delle politiche sanitarie. Al di là del ruolo e delle differenti posizioni politiche, non possiamo che salutare con entusiasmo qualsiasi  misura, seppur minima, che sia in grado di costituire un beneficio per la cittadinanza, anche se si tratta – come nel caso di stamattina – della riduzione di una parte del ticket pagato dagli utenti su tre prestazioni ( tac e risonanza, visita specialistica ambulatoriale e fisiokinesiterapia). Riduzione che incide, come affermato da Zingaretti, appena 20 milioni rispetto ad un bilancio di 11 miliardi”. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.

“Ora Zingaretti deve dare risposte ai problemi reali dei cittadini, come le lunghe liste d’attesa, con le quali gli utenti sono costretti a convivere per prenotare semplici prestazioni sanitarie, che a volte superano anche un anno”.

Per questi motivi il Lazio detiene molti record negativi per quanto riguarda la mobilità passiva, con sempre più persone costrette a recarsi fuori regione per un esame. Per non parlare poi del disavanzo di alcune aziende ospedaliere, basti pensare al San Camillo. Ora, al di là della mancanza di rispetto istituzionale da parte del presidente della regione visto che tali annunci forse andavano fatti nelle sedi preposte, come l’aula consiliare, non c’era alcun bisogno di organizzare una kermesse spendendo soldi pubblici per una comunicazione, che invece poteva essere discussa tra due giorni in consiglio. In quella sede, avremo modo di affrontare e confrontarci sui dati sciorinati oggi: per esempio proprio sul bilancio gli ricorderemo che in questi due anni la Regione ha beneficiato di 375 milioni a seguito di un ricalcolo dovuto all’adeguamento demografico. E questo è frutto non delle sue capacità amministrative, ma di un normale ricalcolo della popolazione. Se queste risorse non fossero entrate, aggiungendole al disavanzo di 160 milioni si sarebbe sforato il deficit sanitario superando quota 500 milioni, confermando quindi l’incapacità di questa amministrazione”.

“Inoltre, in consiglio  potremo affrontare alcune tematiche spinose, dovute ai disagi e ai disservizi incontrati quasi quotidianamente dall’utenza, come i tempi di attesa nei pronto soccorso, l’ipotesi di disattivazione o accorpamento dei ppi, il taglio di alcuni reparti ( come in provincia di Latina), oppure la chiusura del reparto di riabilitazione pediatrica del san raffaele pisana. E ancora: ci sono strutture di eccellenza come il Santa Lucia alla quale ancora non viene riconosciuto quanto dovuto. Sono proprio loro, i cittadini, coloro che convivono con i disagi della sanità laziale, a giudicare l’operato di Zingaretti, le cui promesse vengono sistematicamente disattese. In questo modo, il governatore  non fa altro che perdere ulteriormente quella credibilità, che tre anni fa gli consentì di vincere le elezioni” – conclude Aurigemma.