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#Civitavecchia, Grasso: “Voragine via Bruno, si ponga fine al Far West in cui è precipitata la città”

19 novembre 2016 | 08:05
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#Civitavecchia, Grasso: “Voragine via Bruno, si ponga fine al Far West in cui è precipitata la città”

La Svolta: “Il neo assessore Ceccarelli si presenta disattendendo insieme al Sindaco un ordine perentorio del Tribunale”

#Civitavecchia, Grasso: “Voragine via Bruno, si ponga fine al Far West in cui è precipitata la città”

Il Faro on line – “Apprendo dagli organi di stampa che il Comune di Civitavecchia per la voragine di via Giordano Bruno avrebbe intenzione di chiedere al Tribunale (lo stesso che ha ordinato al Comune di mettere immediatamente in sicurezza i luoghi oggetto di crollo !) di disporre un Atp (accertamento tecnico preventivo) e quindi una procedura che per essere completata chiederà mesi, con la naturale conseguenza che per mesi nulla verrà messo in sicurezza. Siamo al Far West dove neppure gli ordini del Tribunale vengono rispettati da un Sindaco che ora manda avanti il suo assessore nuovo di zecca, che si presenta con una dichiarazione che da sola grida vendetta: dopo gli anni di immobilismo di Pantanelli il suo successore Ceccarelli esordisce mettendo sullo stesso piano “l’esigenza dei cittadini a vedere bene spesi i loro soldi” e quella della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini stessi” – lo dichiara Massimiliano Grasso, capogruppo La Svolta.

“Ricapitolando: dopo circa due anni dall’evento, che per la gravità avrebbe richiesto un intervento del Comune secondo la procedura della somma urgenza, ancora nulla è stato fatto per la tutela della incolumità fisica dei cittadini con intere famiglie costrette a vivere sotto il rischio di ulteriori crolli in un ambiente assolutamente insalubre. Dopo due interventi dei Vigili del Fuoco che comunicano lo stato di pericolo, dopo un ordine del Tribunale di disporre l’immediato intervento di ripristino e messa in sicurezza.
Il Comune di Civitavecchia dopo aver dato incarico ad un tecnico “amico” di predisporre il progetto mai realizzato, ancora oggi rifiuta di intervenire adducendo la scusa che bisogna prima accertare le cause perché i soldi sono più importanti della sicurezza pubblica e per questo motivo chiede al Tribunale di intervenire con urgenza per disporre un accertamento tecnico preventivo per accertare se tre o quattro allacci fognari degli anni ’50 possano aver causato il crollo di una volta fognaria primaria”.

Chiedono un intervento urgente al Tribunale loro che per venti mesi sono stati fermi rischiando la pelle della gente che 50 anni fa neanche era nata! Dicono che non bisogna spendere i soldi dei cittadini con leggerezza a costo della loro incolumità fisica ma spendono soldi e tanti per pagare tecnici che dimostrino l’indimostrabile. Il Comune di Civitavecchia come tutti i comuni d’Italia ha l’obbligo di custodia e manutenzione delle condotte fognarie primarie e se 50 anni fa sono stati fatti allacci abusivi senza che il Comune per 50 anni intervenisse la responsabilità è sempre del Comune”.

“Fermo il fatto che spendere soldi dei cittadini per dimostrare che una volta fognaria del ‘700 è crollata a causa di tre allacci asseritamente abusivi (chi dice poi che siano abusivi non è dato sapere) di oltre 50 anni fa, allungando i tempi per gli interventi di messa in sicurezza infischiandosene dell’ordine di un Tribunale è un fatto inaccettabile che non consente di tollerare oltre tale condotta inaccettabile per chiunque, ma evidentemente non per l’amministrazione pentastellata. Ricordiamo che la stessa Amministrazione che allunga pretestuosamente i tempi fregandosene della gente è la stessa che ha imposto il divieto di transito ai pedoni sul marciapiede di via Cesare Battisti confermando la consapevolezza della gravità della situazione. E’ necessario che si intervenga nelle sedi opportune per porre fine a situazioni che ormai sono sfociate nella chiara illegalità” – conclude Grasso.