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#Ladispoli, Progetto Legalità: la parentopoli “de noantri”

27 dicembre 2016 | 08:00
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#Ladispoli, Progetto Legalità: la parentopoli “de noantri”

Corbo: “Non occorre andare molto lontano per trovare sia i furbetti, che usano l’amministrazione a proprio uso e consumo, sia gli ipocriti che rievocano l’etica solo quando può fargli comodo”

#Ladispoli, Progetto Legalità: “La parentopoli de noantri”

Il Faro on line – “La vicenda su parentopoli del comune di Roma che vede coinvolta nella vicenda la sindaca Raggi per l’assunzione del fratello del capo del personale Raffaele Marra, richiede una riflessione anche per la città di Ladispoli. Premettiamo che non nutriamo nessuna stima per la sindaca Raggi che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza per un ruolo di prestigio tradendo le aspettative di chi sperava in un reale cambiamento dopo i fatti di “mafia capitale”.
Sull’argomento sospendiamo il giudizio perché sarà il tempo a farci comprendere se ciò che ci giunge come notizia è soltanto il frutto dell’ingenuità “grillina” o di infiltrazioni indebite, in ogni caso quello che ci restituiscono è una effettiva incapacità di governare.
Non possiamo tacere però che la questione della parentopoli è un vizietto comune anche ad altre amministrazioni, tra cui la città di Ladispoli.
Già in passato ci siamo occupati, con il Comitato per la Legalità, degli strani legami di parenti e amici nelle assunzioni e negli affidamenti diretti nella nostra città”. Lo dichiara in un comunicato Giuseppe Corbo, candidato a sindaco per Progetto Legalità di Ladispoli.

Abbiamo segnalato la strana assunzione, da parte della società che ha vinto l’appalto della riscossione dei tributi della moglie dell’allora vicesindaco; l’affidamento continuativo di lavori senza alcuna gara all’impresa della famiglia del successivo vicesindaco; l’affidamento diretto di lavori per un costo ingiustificato alla cooperativa di famiglia di un assessore; l’assunzione presso lo staff del sindaco di un ex vicesindaco insieme ad incarichi ben remunerati al marito; assunzione, presso lo staff del sindaco della moglie di un dipendente, del figlio (a tempo determinato) e nonché della figlia presso l’azienda del comune; assunzione diretta di un ex delegato del sindaco; la nomina a presidente di Flavia Acque di un ex amministratore senza alcun titolo di studio.
E ve ne sono altri ancora, non sarà l’ultimo, la sorprendente assunzione presso la società Flavia Acque del figlio di un dipendente comunale.
Noi da tempo abbiamo segnalato queste situazioni essendo perfino destinatari di denunce che come era prevedibile sono state archiviate, ma non abbiamo mai trovato sostegno ne dai rappresentanti del M5S, esperti nell’onestà ad orologeria, ne tra le altre forze politiche che oggi sembrano scandalizzarsi per ciò che succede a Roma”.

“Come si vede non occorre andare molto lontano per trovare sia i furbetti, che usano l’amministrazione a proprio uso e consumo, sia gli ipocriti che rievocano l’etica solo quando può fargli comodo.
Noi del Progetto Legalità siamo sempre dalla stessa parte. Apprendiamo dalla stampa che proprio in questi giorni la GdF, su mandato della Procura di Civitavecchia e della Corte dei Conti, ha sequestrato ulteriori documenti dall’ufficio tecnico del nostro Comune.
Questo conferma che nella nostra città i politici non hanno alcuna intenzione di cambiare metodo anche se, visto l’approssimarsi delle elezioni, vogliono apparire riciclati fingendo, in alcuni casi, di prenderne le distanze.
Fino ad oggi soltanto noi del Progetto Legalità abbiamo avuto il coraggio e la costanza di segnalare le “stranezze de noantri” e le connivenze” – conclude Corbo.