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#Terracina, stazione ferroviaria: binario triste e solitario

28 dicembre 2016 | 16:08
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#Terracina, stazione ferroviaria: binario triste e solitario
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#Terracina, stazione ferroviaria: binario triste e solitario
#Terracina, stazione ferroviaria: binario triste e solitario

Cerone: “I binari da anni sono diventati il regno incontrastato di animali, più o meno domestici”

Terracina, stazione ferroviaria: binario triste e solitario

Il Faro on line – “La conoscenza di quanto è accaduto e accade al Monte Cucca, rispetto ai suoi movimenti franosi, e di riflesso alla sottostante rete ferroviaria che collegava un dì Terracina a Fossanova fino a giungere a Roma Termini, interrotta da oltre 4 anni; e l’essere informati su ogni singola attività di Regione Lazio e Rete Ferroviaria Italiana, gli enti che si dovrebbero attivare per la riapertura della “tratta” ferroviaria e la sistemazione idrogeologica della montagna, è cosa buona e giusta. Reputiamo inoltre importante e strategico il lavoro di pressione che sta svolgendo in Regione Lazio il consigliere latinense del Partito Democratico, Enrico Forte e il presidente di A.La Sociale” – lo dichiara Gina Cetrone del Movimento politico “Sì Cambia”.

“Ma sarebbe cosa buona e giusta prendere atto dell’attuale realtà fisica dei luoghi che erano attraversati dall’ex “Littorina”, a partire proprio dall’immobile di quella che fu la stazione ferroviaria terracinese, dove lo scenario è quello che le foto hanno immortalato soltanto qualche giorno fa. Per questa ragione, nell’attesa delle grandi e irrevocabili decisioni che verranno (non sappiamo quanti anni ci vorranno ancora) che determineranno il futuro della stazione ferroviaria, l’ottima amministrazione comunale dovrebbe attivarsi per una pulizia generale dei binari dal “Polo dei Trasporti” al secondo passaggio a livello e alla relativa bonifica di questi luoghi a vegetazione infestante”.

“Infatti, i binari da anni sono diventati il regno incontrastato di animali, più o meno domestici, e contestualmente formato una enorme discarica abusiva da parte di cittadini indegni di residenza civile” – conclude la Cetrone.