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Calandrini: “Coletta faccia chiarezza in consiglio su come vuole accogliere i rifugiati a #Latina”

9 gennaio 2017 | 07:17
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Calandrini: “Coletta faccia chiarezza in consiglio su come vuole accogliere i rifugiati a #Latina”

Il Capo Gruppo di Fratelli d’Italia-An: “Vogliamo che il territorio comunale non sia gravato da ulteriori forme ricettive rispetto a quelle fissate dalla prosecuzione del piano Sprar”

Calandrini: “Coletta faccia chiarezza in consiglio su come vuole accogliere i rifugiati a #Latina”

Il Faro on line – Con una nota inviata al Presidente del Consiglio Comunale di Latina i gruppi Fratelli d’Italia – An e Lista Calandrini Sindaco, chiedono di voler iscrivere nell’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale una mozione avente come oggetto la Direttiva Ministro dell’Interno in data 11 ottobre 2016 con riferimento al Progetto finalizzato all’accoglienza nell’ambito del Sistema di Protezione   per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar).

Nicola Calandrini, Andrea Marchiella e Matilde Eleonora Celentano affrontano, in questo modo, il delicatissimo tema dell’accoglienza ai rifugiati, che proprio in questi giorni sta creando non poche polemiche in città, partendo però da un dato ben preciso, quello legato alle due specifiche forme di accoglienza di persone richiedenti protezione previsto dal Sistema Nazionale: i c.d. “Cas” con gestione diretta delle procedure di accoglienza affidate ai Prefetti che operano sul presupposto di condizioni di “emergenza” e il c.d. “Sistema Sprar” che riconosce agli Enti Locali la completa titolarità dei Sindaci nella scelta volontaria di aderire alla rete Sprar, anche garantiti dalle risorse statali che coprono il 95% delle spese.

I tre consiglieri ricordano il contenuto della Delibera di Giunta del Comune di Latina n. 180 in data 11.10.2016 che ha riconosciuto la validità dell’inserimento del Comune di Latina nella Rete dello Sprar, aderendo anche al prossimo piano triennale 2017/2020 e prevedendo la possibilità di ulteriore prosecuzione per il successivo triennio 2020/2023 e, soprattutto, quello della Direttiva del Ministro dell’Interno in data 11/10/2016, che prevede al suo interno una specifica “ … clausola di salvaguardia che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete Sprar o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza …” . A tal proposito poi sottolineano come la citata Direttiva del Ministro dell’Interno è stata concordata con l’Anci in rappresentanza dei Comuni Italiani, così come dalla stessa Anci esattamente comunicato a tutti i Sindaci d’Italia (cfr. prot. 124 W /LP/DI/ CO – co16 in data 4.11.2016), anche al fine di sollecitare l’Amministrazione Comunale a voler monitorare l’applicazione della superiore “Clausola di Salvaguardia” richiamata.

Il tutto si inquadra in una situazione che così come anche evidenziato dagli organi di stampa locali, vede insistere sul territorio comunale strutture destinate all’accoglienza, ed altre potrebbero esserne destinate, come previsto dall’ultimo bando della Prefettura pubblicato in questi giorni, che prevede per la Provincia di Latina un numero di presenze di immigrati fino a 2.700 unità, concorrendo così ad innalzare il numero di persone richiedenti protezione ben oltre le previsioni anche nella nostra Città.

Commenta Nicola Calandrini, Capo Gruppo di Fratelli d’Italia-An “abbiamo inviato questa mozione per chiedere che il Consiglio impegni il Sindaco e la Giunta   ad attivare tutte le iniziative necessarie affinché, in ottemperanza alla superiore Direttiva del Ministro dell’Interno in data 11.10.2016, il territorio comunale non sia gravato da ulteriori forme ricettive rispetto a quelle fissate dalla prosecuzione del piano Sprar.  Questo anche nell’ottica della richiesta dell’Anci che con una lettera a tutti i Sindaci Italiani ha sottolineato che in questa cornice di riferimento la “ clausola di Salvaguardia” fa si che la governance torni in mano al Sindaco, che può quindi tornare a decidere, insieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio.”