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Emergenza freddo, la Caritas di #Ostia: “Roma ci ha lasciato soli”

10 gennaio 2017 | 08:05
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Emergenza freddo, la Caritas di #Ostia: “Roma ci ha lasciato soli”

Don Franco De Donno: “Il Volontariato non può continuare a essere il tappabuchi delle inadempienze e della incompetenza delle Istituzioni”

Emergenza freddo, la Caritas di #Ostia: “Roma ci ha lasciato soli”

Il Faro on line – “La Caritas di Ostia, facendosi interprete dello “ sconcerto “ di altre Associazioni di Volontariato che operano per i senza dimora 365 giorni all’anno, denuncia il pieno abbandono del territorio del X° Municipio riguardo all’emergenza-freddo da parte dell’attuale Amministrazione Capitolina! Il piano-freddo proposto da Roma Capitale per Ostia e zone limitrofe consiste nell’apertura della Stazione “ Stella Polare “ da mezzanotte alle 5 del mattino non tenendo conto che in questa stazione non solo non è possibile ripararsi dal freddo, ma neanche dal vento gelido che la percorre – afferma, d. Franco De Donno responsabile Caritas Ostia – Di fatto rimane deserta “ per ragionevole autodifesa “ dai senza dimora”.

“E’ il primo anno che Roma Capitale lascia totalmente scoperta Ostia, non allestendo tensostrutture idonee o aprendo veri ripari, e se non fosse per i giovani volontari dell’Ass. “ L’Alternativa “ onlus, della Cri e della Comunità di S. Egidio avremmo già avuto epiloghi letali. Eppure Ostia è Roma quando si tratta di attingere una marea di voti che permetta a qualcuno di vincere le elezioni amministrative! Eppure Ostia è Roma quando si tratta di scaricare o caricare su di essa soltanto la croce del Commissariamento per mafia, ignorando completamente mafia capitale! Ostia non deve continuare  a essere preda succulenta degli avvoltoi di turno!– sottolinea De Donno.

“Ma generosità, sacrificio e senso di responsabilità continuano a essere presenti sul territorio di Ostia e dell’entroterra attraverso l’opera di Associazioni che raccolgono un gran numero di cittadini di buona volontà: tuttavia è bene che si sappia con chiarezza – conclude Franco De Donno – che il Volontariato di qualsiasi provenienza, nella ‘gratuità’ del suo agire per i più deboli, non è e non può continuare a essere il “tappabuchi” delle inadempienze e della incompetenza delle Istituzioni”