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#Usa, Trump sfida la legge sul nepotismo, il genero alla Casa Bianca

11 gennaio 2017 | 12:57
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#Usa, Trump sfida la legge sul nepotismo, il genero alla Casa Bianca

Jared Kushner nominato consigliere per gli accordi commerciali e il Medio Oriente.

#Usa, Trump sfida la legge sul nepotismo, il genero alla Casa Bianca

Il Faro on line – Sfidando la legge contro il nepotismo e i rischi di ulteriori conflitti di interesse, Donald Trump porta alla Casa Bianca un membro della famiglia, nominando il giovane genero Jared Kushner consigliere senior con competenze sugli accordi commerciali e sul Medio Oriente. Lo ha annunciato il transition team. Nessun incarico invece per la figlia prediletta Ivanka, che si occupera’ dei figli a scuola. In vista della nomina, Kushner si dimetterà dalla posizione di Ceo in molte sue società e da editore del New York Observer, liberandosi anche di un ”significativo numero di asset”, tra cui Thrive capital, 666Fifth avenue e vari investimenti all’ estero. Manterra’ alcuni non meglio interessi finanziari ma si asterra’ in questioni che potrebbero avere effetto diretto su di essi: una promessa che non offre molte garanzie.

Il trentacinquenne Kushner appartiene ad una influente famiglia ebrea ortodossa del New Yersey. Nel 2005 suo padre Charles fu spedito in galera dall’allora procuratore Chris Christie per una vicenda di frode fiscale, finanziamenti elettorali illeciti e pressioni sui testimoni. Jared non gliel’ ha perdonata e lo ha fatto estromettere dal cerchio magico di Trump. Come disse un amico a un reporter del New York Magazine, Charles Kushner si sentiva ”un Corleone”, ma pensava a se stesso come ”un Kennedy ebreo”.

Jared, secondo i maligni, avrebbe ereditato entrambi gli aspetti: vendicativo e glamorous. Dopo una laurea ad Harvard – grazie a due milioni di dollari donati dal padre, sempre secondo i maligni – e la disfatta del genitore ha raccolto il testimone spendendo in dieci anni oltre 7 miliardi di dollari per acquistare un giornale in cattive acque ma letto dalle elite, il New York Observer, e una serie di prestigiosi edifici. Nel 2008, quando la crisi dei mutui stava per mandarlo in bancarotta, si salvo’ vendendo il 50 per cento dell’equity del grattacielo 666 su Fifth Avenue comprato per 1,8 miliardi di dollari l’anno prima con fondi presi in prestito. L’anno successivo sposo’ Ivanka, convincendola anche a convertirsi all’ebraismo.

Durante la campagna elettorale di Trump, Kushner è sempre rimasto nell’ombra, ma è stato il consigliere più ascoltato dal presidente, che ora lo ha premiato: la nomina equivale a quella di Stephen Bannon e Kellyanne Conway, con cui lavorera’ per definire la strategia e l’agenda del suocero, mentre Reince Priebus gestira’ l’attivita’ ordinaria. Lascia perplessi il fatto che tra le deleghe ci sia il Medio Oriente, con un ebreo ortodosso che si dovra’ occupare del processo di pace israelo-palestinese.

Restano interrogative inoltre su come e fino a che punto Kushner si liberera’ dei potenziali conflitti di interesse. E se la sua nomina non violi lo statuto anti nepotismo approvato dal Congresso nel 1967, dopo che il democratico John Kennedy nomino’ il fratello Bob ministro della Giustizia. Secondo un legale di Kushner, la normativa non si applica alla Casa Bianca. Norman Eisen, capo legale dell’ ufficio etico della Casa Bianca sotto Barack Obama, ritiene che la legge sia confusa ma è a favore di ”un approccio severo, anche se persone ragionevoli potrebbero non essere d’accordo”. Jamie Gorelick, del transition team, confida che la nomina supererà ogni sfida legale. (fonte ansa)