E il decreto piombò (su) #Fiumicino. Impossibile da oggi qualunque modifica urbanistica, salvo ripensamenti

25 gennaio 2017 | 08:05
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E il decreto piombò (su) #Fiumicino. Impossibile da oggi qualunque modifica urbanistica, salvo ripensamenti

Comparto edilizio bloccato dall’Autorità di Bacino del Tevere. Il Comune presenta un proprio studio: ecco i contenuti.

E il decreto piombò (su) #Fiumicino. Impossibile da oggi qualunque modifica urbanistica, salvo ripensamenti

Leggi lo studio sul rischio idraulico

Il Faro on line – Un territorio solo “immaginato”. Nessuno studio approfondito, nessun documento ufficiale, niente che riguardi Isola Sacra. Eppure il famigerato decreto 42, poi trasformato in 57 e infine in 58, il vincolo alluvionale lo ha apposto ugualmente. C’è forse una cabala nel fatto che per arrivare a questo vincolo “si danno i numeri”, perché la fotografia di Fiumicino com’è realmente, nelle cartografie dell’Autorità di Bacino, non c’è proprio.

O meglio non c’era, visto che se ne è occupato lo stesso Comune di far fare uno studio approfondito che desse conto della storia del territorio e che fotografasse esattamente l’esistente, attività che per logica dovrebbe essere preventiva per l’apposizione di un qualunque vincolo. Ma così non è stato, e nelle stanze dell’Autorità si è deciso per l’affossamento di qualunque modifica urbanistica su Fiumicino. Chiariamo alcuni punti:
1) non si parlava di cubature in aumento o deroga, ma di dare corpo al Piano regolatore approvato lustri fa e mai operativo, piano ovviamente licenziato con il placet degli Enti superiori al Comune;
2) il vincolo apposto non è basato su cartografie aggiornate. Il Comune di Fiumicino ha così prodotto 37 pagine di “Studio di valutazione del rischio idraulico nel territorio di Isola Sacra”, prendendo come riferimento l’alluvione che aggredì Isola Sacra dal 31 gennaio al 3 febbraio 2014.

La mappa degli allagamenti è stata fatta con l’ausilio di immagini satellitari e modelli numerici di idrodinamica, su tutti i circa 12 chilometri quadrati di quartiere, con tanto di evidenziazione del sistema idraulico realizzato nella seconda metà del XIX secolo e successive modifiche idrografiche al territorio. Uno strumento reale, una fotografia esatta dell’esistente, che però ad oggi non è stata utilizzata dall’Autorità di Bacino per capire quale sia davvero il rischio idraulico su Fiumicino.

Il massimo che si è riusciti ad ottenere è l’inserimento in cartella, la stessa cartella dove il decreto 42-57-58 è diventato esecutivo. Chissà, forse con un terno secco si riusciranno a recuperare tutti i soldi spesi in tasse dai cittadini per l’Imu negli anni passati, titolari di un diritto sancito dal Piano regolatore ma impossibilitati ad esercitarlo. Ora la battaglia proseguirà, sul piano amministrativo e su quello legale.

Va da sé, in conclusione, che secondo lo studio fatto fare dal Comune non è che sul territorio non ci siano criticità, ma non così marcate e così gravi come descritte dall’Autorità di Bacino; di conseguenza quel vincolo R4, a rischio morte, non ha ragione di esistere – secondo le implicite conclusioni dello studio – così come apposto dagli Enti superiori.