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#Cerveteri, il fiuto di Ron e Runa consente ai carabinieri di smantellare una centrale dello spaccio

26 gennaio 2017 | 08:30
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#Cerveteri, il fiuto di Ron e Runa consente ai carabinieri di smantellare una centrale dello spaccio

Arrestati padre e figlio trovati con mezzo chilo di cocaina e una pistola con matricola abrasa

#Cerveteri, il fiuto di Ron e Runa consente ai carabinieri di smantellare una centrale dello spaccio

Il Faro on line – Nel corso di una specifica attività d’indagine finalizzata alla prevenzione e alla repressione del traffico di droga, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato padre e figlio, rispettivamente di 58 e 18 anni, residenti a Cerveteri, con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di munizionamento e detenzione di arma clandestina.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia, nel corso di un’attività info-investigativa, hanno verificato la fondatezza di alcune segnalazioni sul conto dei due arrestati, sospettati di essere “custodi” di un ingente quantitativo di droga e armi nella loro abitazione.

In questo contesto, nelle prime ore del mattino, i militari del Nucleo Operativo, coadiuvati da quelli delle Stazioni Carabinieri di Cerveteri e di Ladispoli e il supporto delle unità cinofile di Santa Maria di Galeria addestrate alla ricerca di sostanze stupefacenti e di armi o esplosivi, hanno fatto irruzione nella loro casa.

Durante le perquisizioni i militari hanno rinvenuto, grazie al fiuto dei cani Ron e Runa, quasi mezzo chilo di cocaina, in parte già divisa in dosi, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, nonché una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa insieme ad un proiettile calibro 38 Special.

La cocaina e l’arma verranno successivamente esaminate dagli specifici laboratori per determinare, della droga il tasso di purezza, della pistola la provenienza e se questa possa essere stata utilizzata in passati fatti di cronaca. Padre e figlio sono stati rinchiusi nel carcere di Civitavecchia dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.