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Strada argine, nuovo esposto. Riapre il cantiere per la realizzazione della messa in sicurezza dell’Isola Sacra

27 gennaio 2017 | 08:03
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Strada argine, nuovo esposto. Riapre il cantiere per la realizzazione della messa in sicurezza dell’Isola Sacra

Il consigliere regionale Fabrizio Santori (Fdi) chiama in causa la Corte dei Conti. Tornano le ruspe, si riaffacciano anche le paure dei residenti di Fiumara Grande

Strada argine, nuovo esposto. Riapre il cantiere per la realizzazione della messa in sicurezza dell’Isola Sacra

Il Faro on line – “I cittadini di Passo della Sentinella a Isola Sacra, nel comune di Fiumicino, continuano a vedere calpestate le loro ragioni rispetto alla costruzione della strada argine. Nonostante i molti dubbi di tenuta della futura direttrice e il rischio di esondazione che potrebbe interessare l’area fino addirittura alle piste dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci, i lavori procedono speditamente. Nel mentre, 600 persone rischiano di trovarsi schiacciati tra due argini e di fatto messe nelle condizioni di dover abbandonare le proprie abitazioni”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“In passato abbiamo già presentato un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore Refrigeri senza ricevere però risposte soddisfacenti. Oggi, come si temeva, sono tornate le ruspe e sono così iniziati i lavori. Però non sono state fornite ancora rassicurazioni alle circa 200 famiglie che si troverebbero da un giorno all’altro senza una casa né una valida alternativa.
Ciò che sconcerta, soprattutto, è il fatto che questi lavori ad oggi risultano opinabili e inutili considerato che ancora rimane aperto il tavolo con l’Autorità di bacino del fiume Tevere, con all’oggetto il famoso decreto 42 (ora decreto 57), che fa divieto di qualunque aumento del carico urbanistico sul territorio. Una situazione kafkiana, in cui vengono impegnate risorse pubbliche per un’opera la cui utilità appare discutibile, e che rischia di rimanere ulteriormente bloccata in termini di legge proprio il pericolo di esondazione”.

“In questo caso siamo già pronti a depositare un esposto alla Corte dei Conti per tutelare le risorse pubbliche da un possibile spreco, e per difendere i diritti dei cittadini che hanno visto calare sulle proprie teste decisioni sul loro futuro senza mai essere stati chiamati in causa. Fiumicino e in particolare questo quadrante ormai da qualche decennio è sotto scacco di una politica miope che deve essere necessariamente superata per il bene del territorio e dei suoi cittadini”.