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#Fiumicino: scarichi non autorizzati lungo il corso d’acqua in via Castagnevizza: oli esausti invadono il canale

31 gennaio 2017 | 08:05
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#Fiumicino: scarichi non autorizzati lungo il corso d’acqua in via Castagnevizza: oli esausti invadono il canale
#Fiumicino: scarichi non autorizzati lungo il corso d’acqua in via Castagnevizza: oli esausti invadono il canale
#Fiumicino: scarichi non autorizzati lungo il corso d’acqua in via Castagnevizza: oli esausti invadono il canale

Nel mirino una cabina elettrica, ma individuato anche un tubo che sversa direttamente. La denuncia di Mario Russo D’Auria: «Ma il Consorzio dov’è? Chi controlla cosa accade?

#Fiumicino: scarichi non autorizzati lungo il corso d’acqua in via Castagnevizza: oli esausti invadono il canale

Il Faro on line – Via Castagnevizza, canale di bonifica. Ti aspetti di trovarci l’acqua e, se il canale non è pulito, qualche canna o pianta infestante. Ciò che non ti aspetti è di trovare adagiata sul letto del corso d’acqua un tappeto di inquinamento, fatto di oli esausti e idrocarburi. “Non stiamo parlando di una piccola chiazza – denuncia il delegato del Sindaco per la sicurezza idraulica, Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) – ma di decine di metri ormai aggrediti da un pericoloso inquinamento. Un problema del quale mi sono accorto nel quotidiano giro di controllo che faccio sui canali, e che dunque ho riscontrato direttamente.
Un problema grave, visto che quel tipo di inquinamento uccide flora e fauna e, vista la rete dei canali, può facilmente “contagiare” il resto delle acque”.

“Mi chiedo: il Consorzio di bonifica, cosa fa? Quando si tratta di fare comunicati per fare bella figura c’è sempre qualcuno pronto a mettersi in bella mostra, ma quando c’è da controllare il territorio nessuno si fa avanti. Ora aspettiamo risposte immediate, prima che parta la denuncia alla Procura della Repubblica. Va immediatamente individuata la causa, rimossa, e poi bonificata l’area. Ho anche scovato uno scarico che getta direttamente nel canale, così come non mi convince neanche la cabina elettrica che insiste proprio vicino allo sversamento.
Ma non spetta a noi controllare, bensì al Consorzio di Bonifica, che esiste non solo per chiedere soldi ai contribuenti o programmare con i suoi tempi qualche pulizia, ma per gestire e controllare i corsi d’acqua”.

Inorridiamo tutti quanto lo sversamento di idrocarburi arriva a causa di tentativi di effrazione di malviventi, ma facciamo finta di nulla se l’inquinamento deriva da piccoli abusi di cittadini italiani. Io a questo modo di fare non ci sto: i controlli vanno fatti, le denunce pure.
E ognuno si assuma le proprie responsabilità; sulla salute dei cittadini non si scherza, e nemmeno sulla tutela del territorio” – conclude Russo D’Auria.