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#Aranova, Severini: “Troppi i problemi della scuola media di via Galtelli”

13 febbraio 2017 | 12:33
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#Aranova, Severini: “Troppi i problemi della scuola media di via Galtelli”

Macchine distrutte nell’area parcheggio, aule senza tende, linea telefonica ko. Crescere Insieme: “Si intervenga una volta per tutte”

#Aranova, Severini: “Troppi i problemi della scuola media di via Galtelli”

Il Faro on line – “Dispiace dover sollevare un problema che più volte ho cercato di porre all’attenzione delle istituzioni comunali in questi anni. La scuola media di via Galtelli ad Aranova continua ad avere una montagna di difficoltà.
Le aule sono prive di tende e non appena arriva la primavera la situazione diventa insostenibile. Il sole e il caldo opprimente trasformano le lezioni in un’Odissea per studenti e insegnanti. La scuola ha già fatto sapere che non ci sono soldi: l’amministrazione non ha intenzione di investire soldi, quindi l’unica soluzione diventa la solita autotassazione dei genitori. Una strada non più sostenibile soprattutto in un periodo di forte crisi economica e costante aumento delle imposte comunali come quello attuale.
Continua a tenere banco poi il problema sulla sicurezza: le autovetture parcheggiate all’esterno dell’istituto, non appena la luce va via, vengono costantemente prese di mira e derubate. Avevamo chiesto l’installazione di telecamere ma per ora non si vede luce. La vigilanza promessa anche quella è rimasta su carta. Lì a una certa ora diventa terra di nessuno”. Lo dichiara il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini

Non bastasse da due settimane la linea telefonica del plesso è fuori uso. L’unico numero a disposizione della scuola è out, comunicare è impossibile e i disservizi innumerevoli visto anche che fino al 6 febbraio erano aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico e quello era l’unico numero a disposizione.
Ultimo problema le bandiere all’esterno della scuola: logore, lerce, praticamente inesistenti. Stanno così da due anni. Nessuno si è preso la briga di cambiarle. Un sintomo di un disinteresse che sulle scuole diventa assolutamente ingiustificabile”.