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#Formia, ex discoteca Seven Up, quegli 800mila euro finiti nel nulla

18 febbraio 2017 | 08:00
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#Formia, ex discoteca Seven Up, quegli 800mila euro finiti nel nulla
#Formia, ex discoteca Seven Up, quegli 800mila euro finiti nel nulla
#Formia, ex discoteca Seven Up, quegli 800mila euro finiti nel nulla

La struttura, ora immersa nel degrado, sarebbe dovuta diventare un Polo sociale e sanitario

#Formia, ex discoteca Seven Up, quegli 800mila euro finiti nel nulla

Il Faro on line – Al centro della discussione cittadina è l’ex discoteca “Seven Up” che, in passato ha regalato alla zona una movida non indifferente, per poi essere rasa al suolo nell’agosto del 1985 da un’esplosione di cui ancora poco è stato reso noto, e che ora verte in uno stato di totale abbandono tale da farla sembrare una discarica a cielo aperto. Chi frequenta la zona, infatti, vede non solo graffiti, ma vetri rotti, bottiglie abbandonate, erba secca.

Quella struttura è diventata il simbolo dell’Italia che non va. Prima distrutta da quello che all’epoca sembrò un’azione violenta da parte della criminalità organizzata, poi abbandonata a se stessa in un territorio che, al contrario, avrebbe bisogno di occasioni di rilancio. Infine strangolata da una burocrazia che stanzia fondi mai utilizzati e da una politica incapace di trovare il bandolo della matassa.

Ma procediamo con ordine. All’inizio degli anni 2000, infatti, il bene in località Fosso degli Ulivi venne acquistato dal Comune, al costo di 700 milioni di lire, pagati dalla collettività. Nel 2012, finalmente, la situazione sembrò smuoversi: l’allora giunta Forte approvò – con delibera n.18/2012 – l’istituzione di un Centro alcologico, un Polo sociale e sanitario, quindi, da realizzare attraverso la riqualificazione dell’ex Seven Up e “l’utilizzazione di diverse figure professionali sanitarie e sociali da reperire mediante gara pubblica”.

Questo anche grazie ad un finanziamento iniziale della Regione Lazio (D.G.R. n.634/2010) di 600mila euro, di cui 400mila euro per la riqualificazione della struttura e 200mila euro per l’avvio del progetto del centro per l’alcolismo. A cui poi si sono aggiunti altri 300mila euro (determinazione B10103 del 29.12.2011). Per arrivare ad un totale di 800mila euro per la struttura e 100mila euro per l’avvio del progetto.

Poi, però, tutto è sfumato in un nulla di fatto, che perdura ancora oggi, nonostante sia chiara a tutti l’importanza di lanciare in città messaggi positivi alla popolazione, sempre più tristemente oppressa sotto troppi, se non tutti, i punti di vista.